Belvedere a un bivio |
Scritto da franco perre | |||
Le ultime elezioni comunali a Belvedere M.mo hanno fatto registrare la schiacciante vittoria del candidato Sindaco dott. Vincenzo Cascini. Gli elettori di Belvedere hanno voluto esprimere la stima verso il professionista e l’augurio che le capacità di amministratore di un Ente pubblico fossero pari a quelle di un valido e stimato medico.
L’elettorato ha altresì voluto confermare la fiducia verso la squadra che ha affiancato il Sindaco Granata esprimendo con il voto il proprio gradimento verso quattro candidati che avevano ricoperto il ruolo di assessori nei quinquenni pregressi.
Sono trascorsi appena otto mesi e la fiducia e l’ ottimismo degli elettori appaiono notevolmente appannati. L’usato sicuro degli assessori attualmente in carica appare incerto nel suo procedere mentre il Sindaco sembra avvertire il peso di un impegno probabilmente maggiore rispetto alle aspettative e alle previsioni di solo qualche mese addietro.
Tre problemi su tutti all’ordine del giorno dell’amministrazione in carica.
-A seguito della relazione del responsabile del settore finanziario e del Revisore dei Conti, il Consiglio Comunale a fronte di un debito che probabilmente supera i diciotto milioni di Euro, ha dichiarato il dissesto.
Con la dichiarazione di dissesto l’amministrazione ha inteso arrendersi rispetto a un problema certamente enorme ma che probabilmente meritava un momento di maggiore riflessione anche perché tutto interno agli ultimi dieci anni in cui gli amministratori hanno operato in un quotidiano impegno diretto al peggioramento della situazione senza pensare di mettere in campo anche timidi tentativi di inversione della tendenza.
Gli effetti del dissesto saranno avvertiti nel tempo: piccole e medie imprese vedranno decurtati i loro crediti, i cittadini vedranno ulteriormente aumentare il peso delle imposte da pagare contestualmente alla diminuzione dei servizi in un contesto in cui le finanze comunali saranno condizionate per più decenni
-Nei giorni scorsi sono state notificate ai cittadini di Belvedere gli avvisi di accertamento relativi all’Imposta Municipale dell’anno 2014.
Sembra che il ruolo sia stato consegnato alla società che cura la riscossione a pochi giorni dalla scadenza, e che quest’ultima avrebbe richiesto a Poste Italiane la notifica a mezzo posta in data due gennaio 2020 quando l’ultimo giorno utile risultava essere il 31.12.2019.
Quanto accaduto, se dovesse risultare vero, priverebbero le entrate comunali di importi importanti in un contesto di dissesto dichiarato, peggiorando ulteriormente il quadro finanziario dell’Ente.
Se quanto sinora solo sussurrato dovesse risultare veritiero, sarebbe gravissimo e in linea con i comportamenti delle passate amministrazioni, lontane dalla consapevolezza della patologia dei mali della amministrazione.
- I commissari appena insediati avranno il compito di verificare i debiti e proporre importi e modalità di pagamento. Spetta agli amministratori in carica rimuovere le cause endemiche che hanno determinato il dissesto, al fine di evitarne il riproporsi nel tempo. Si rende necessario pertanto rivedere i consumi di energia elettrica, capire le cause che determinano un consumo idrico spropositato e comunque non in linea con la media nazionale, ruoli che registrano utenze notevolmente inferiori ai numeri reali.
Bisognerà affrontare il problema delle residenze al fine di evitare che seconde case siano dichiarate prime. Va ricostituito l’ufficio delle entrate privo di adeguate unità e professionalità. Va affrontato il problema dell’assetto urbanistico tirando fuori dal cassetto un piano già pronto da anni ma che si è preferito lasciato dormire.
Va avviata una politica di rifondazione di un apparato amministrativo del tutto inadeguato, nell’ambito dei limiti imposti dal dissesto finanziario. Vanno avviate a soluzione problematiche che con il loro annuale riproporsi determinano l’accumulo di passività.
-Giorno diciotto c.m. il Tribunale di Paola ha dichiarato la decadenza del Sindaco dr. Vincenzo Cascini per le mancate dimissioni da amministratore della omonima clinica nel termine fissato dalla legge.
Al quadro di precarietà economica determinato dal dichiarato dissesto e di insipienza amministrativa, la posizione de Sindaco e della amministrazione tutta appare particolarmente debole e incerta nella rotta da seguire in una navigazione che si rende ogni giorno più difficile.
In particolare il Sindaco si trova davanti a un bivio:
Appellare la sentenza che ne ha dichiarato la decadenza confidando nei tempi lunghi della giustizia provando nel frattempo a galleggiare per qualche tempo fino alla decisione della Cassazione incerta nella data ma certa nel contenuto.
Accettare il verdetto del Tribunale di Paola, evitare di fare appello e richiedere agli elettori un nuovo mandato.
La prima soluzione non potrà che logorare ulteriormente l’azione amministrativa.
La consapevolezza delle necessità di un Sindaco e di una giunta forte nei numeri ma soprattutto nella volontà di affrontare i problemi e di portarli a soluzione porta a ritenere che la seconda strada sia più consona agli interessi della collettività.
Riproporsi immediatamente al giudizio degli elettori probabilmente non basta; probabilmente è necessaria un qualche cosa in più, una coesione maggiore.
Probabilmente è necessaria una squadra il più possibile forte, formata da rappresentati di tutte le forze politiche e della società civile che operano nella nostra comunità. Probabilmente e necessario, per un quinquennio azzerare il ruolo di maggioranza e quello di opposizione per dare vita a una squadra di persone determinate nella volontà di operare, una squadra straordinaria come straordinari sono i problemi da affrontare, che sappia e voglia di dare un nuovo impulso alla comunità.
Evitando personalismi sempre antipatici, una simile ipotesi però non potrebbe imbarcare tutti coloro che a vario titolo sono stati artefici dell’attuale situazione in cui versa il Comune di Belvedere, coloro che nella loro esperienza amministrativa hanno dimostrato incompetenza e superficialità, e comunque a vario titolo sono stati artefici di tanto sfasciume.
Franco Perre - 31.01.2020 Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
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