Alla data odierna solo il direttore del distretto, dr.ssa Giuliana Bernaudo, ha ritenuto dare una risposta, corretta e certamente preparata, sulle problematiche che affliggono gli uremici, i cosiddetti dializzati.

Forse pochi sanno che si tratta di una terapia “salvavita”, si insomma se non la fai vai “all’altro mondo” con tutti gli annessi e connessi. E pochi sanno che la terapia dialitica comporta anche una serie di conseguenze, tra tutte la calcificazione delle valvole cardiache e tanto altro ancora. Per cui è arrivato il momento di non subire più le vessazioni di una sanità dirigenziale incompetente e incapace. Sia chiaro: medici, infermieri e personale dell’ospedale civile di Praia a Mare danno il massimo, con la massima professionalità in un posto di lavoro maltrattato, bistrattato da un sistema malato.

Sono estremamente soddisfatto delle risposte che mi sta dando la Bernaudo. Conoscendola non potevo aspettarmi altro. Una persona perbene e combattiva. Una che vive per il proprio lavoro. E allora ho deciso, per questa volta, di soprassedere al blocco delle operatività presso l’ospedale di Praia.

Ma ad alcune condizioni: che venga ripristinato il servizio di Pronto soccorso: se un dializzato sta male va portato a Cetraro.. assurdo… che si chiarisca una volta per tutte il rimborso degli uremici e non che si registrino ritardi assundi..

Che venga installata una macchinetta per le alterazioni acido base nei pazienti uremici in trattamento emodialitico la cosiddetta “gas”. Non si può permettere, che siccome le macchine sono obsolete (le fresenius 4008, mentre a Cetraro e Paola ci sono le 5008) si va”ad occhio” ovvero si decide su un range e va bene quello.. da terzo mondo.. se va bene, bene, sennò ti fotti.

Le bende poi: noi siamo sottoposti ad eparina, nel mio caso poi assumo il coumadin. Per cui il sangue non si coagula facilmente ed in breve tempo. Bene, le bende cui siamo dotati fanno letteralmente schifo: alterano la cute e non reggono.. da terzo mondo.

E che in un giorno dispari si presentino presso l’ospedale civile di Praia il primario Mario Pizzini, accompagnato dal direttore generale. Vorremmo vedere che faccia hanno, cosa ne pensano e cosa intendono fare….  Solo allora sotterro l’ascia di guerra. Antonello Troya - 13.06.2016