Oggi 30.04.2016 il Consiglio Comunale di Belvedere Marittimo avrebbe dovuto approvare il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2015.

Ebbene, alle ore 18.30, trascorsa un’ora dall’orario di convocazione, gli unici consiglieri presenti erano quelli di minoranza: Vincenzo Carrozzino, Barbara Ferro, Eugenio Greco e Riccardo Ugolino, nonché la consigliera di maggioranza Maria Donato.

La mancata approvazione, entro il 30.04, del bilancio consuntivo, che non è un documento meramente contabile, bensì un atto politico finanziario, potrebbe avere quale conseguenza, lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale.

E cosa ancor più grave, è che entro la stessa data il Consiglio Comunale avrebbe dovuto approvare anche il bilancio di previsione per l’anno 2016.

E’ evidente, quindi, che a distanza di appena due anni dall’ insediamento dell’Amministrazione Comunale, cominciano a manifestarsi contraddizioni e dissensi all’interno della maggioranza di centro destra.

E’ evidente, che anche all’interno della maggioranza consiliare, si registra la consapevolezza di una gestione della cosa pubblica inefficace e inefficiente.

Il continuo ricorso all’adozione delle ordinanze sindacali per l’affidamento di beni e servizi (raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione e delle pompe di sollevamento, etc…), la mancata adozione del Piano Strutturale Comunale (PSC), il ritardo nella realizzazione di opere pubbliche già finanziate (parallela a via della Repubblica, strada litoranea Porto/Calabaia, Piano di Recupero Urbano in località Monti, strada Santa Lucia, ristrutturazione di Palazzo Franco, per fare solo alcuni esempi), l’incapacità di garantire almeno l’ordinaria amministrazione (pulizia delle spiagge, manutenzione delle cunette e del manto stradale…..), ritardi e inadempienze più volte denunciate dai gruppi di minoranza, oltre che a generare malcontento diffuso nella cittadinanza, hanno, a quanto pare, fatto breccia anche in seno alla maggioranza.

Tali dissensi, anche se probabilmente verranno superati, non potranno nascondere oltre l’evidente dato politico negativo: l’incapacità, ad oggi, della Maggioranza di approvare i Bilanci, strumenti contabili e politici indispensabili per amministrare.

Le Minoranze, dal canto loro, valuteranno se ricorrono le condizioni per promuovere una Mozione di sfiducia. Vincenzo Carrozzino (Rinascimento), Barbara Ferro, Eugenio Greco (Ora) Riccardo Ugolino (Pd) - 30.04.2016