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Fulfaro, dal giovane Montalbano al teatro PDF Stampa E-mail
Scritto da grazia candido (il garantista)   

Lo abbiamo visto al cinema, a teatro, come doppiatore e in noti spot pubblicitari e la cosa che colpisce subito e il suo “marchio” rigorosamente calabrese. Antonio Fulfaro nato a Belvedere Marittimo in provincia di Cosenza,

adottato ormai da anni dalla Capitale dove lavora, lo vedremo prossimamente nella fiction “Montalbano giovane” su Rai 1 ma Reggio lo ricorda per la sua straordinaria presenza nella commedia "Lei è ricca, la sposo e l'ammazzo" con Gianfranco Jannuzzo, Debora Caprioglio, Cosimo Coltraro, Antonella Piccolo e Claudia Bazzano. Nei panni di un avvocato spietato, Fulfaro dà forma ad «una fantastica commedia con un nuovo allestimento firmato da Mario Scaletta, liberamente ispirata al celebre film del 1971 di Elaine May con Walter Mathau e al racconto di Jack con Richtie. È un prodotto valido per una comicità mai volgare ma pungente, capace di tenere incollati alla poltrona gli spettatori  - spiega l'attore che ha girato con la compagnia per tutta l'estate i teatri all'aperto e ora si prepara per la tournée invernale - Enrico D’Andrea, il mio personaggio, fa l'intermediario tra un ricco scapolo scialacquato che a causa di una vita condotta con dissolutezza finisce in banca rotta è una donna ricca ma tanto sola presa di mira dall’ex possidente. In scena, ci sono tanti bravi attori che danno vita ad una esilarante rappresentazione che fa ridere dall'inizio alla fine, come un raffinato spettacolo di cabaret». Per fare questo mestiere è dovuto scappare dalla sua terra ma, oggi, può dire di aver realizzato il suo sogno?

«Non è stata una vera fuga diciamo che questo lavoro non è facile si combatte sempre con i pregiudizi, con quelle etichette che per forza ti devono mettere addosso. Sicuramente, anche io avrò fatto in passato delle scelte sbagliate che mi hanno penalizzato sul campo artistico ma oggi, ho ritrovato una compagnia formidabile, affiatata, sono tutti grandi signori del teatro. Debora nel dialogo finale, mi ricorda con la sua eleganza, malinconia, sensibilità l'indimenticabile Paola Quattrini mentre Gianfranco è una vera macchina da guerra, un artista che coinvolge e rende protagonisti tutti gli attori.

Lavora con un cast di livello e presto lo rivedremo su mamma Rai nella fiction “Il giovane Montalbano”

«Far parte di una serie televisiva amata dal pubblico e confrontarsi con mostri dello schermo non è semplice ma ormai sono ben collaudato. Questa esperienza si unisce all'altra mia passione, il teatro, e grazie al valente lavoro del regista Rossi Gastaldi, sono riuscito a calarmi senza alcun problema nei miei personaggi.

La commedia "Lei è ricca, la sposo e l'ammazzo"  pur essendo leggera,  in realtà affronta temi forti come la famiglia, i rapporti sociali, la povertà. Alla fine, qual è il messaggio che lasciate agli spettatori?

«L'amore trionfa sul male e anche l'uomo più cattivo può essere plasmato da questo sentimento così infinito e puro. In una società dominata dall'impatto dell'apparire che soccombe l'essere, proviamo a far riflettere sull’avidità umana, sulle mille azioni ipocrite che l'uomo tende quotidianamente a commettere per il proprio tornaconto. La vita è ben altro: la vita è passione, fratellanza, amicizia, rispetto. Questa commedia innesca un sano dibattito lanciando i suoi messaggi positivi e spalancando la porta dei buoni sentimenti perché il mondo non è così nero come lo dipingono in molti. Grazia Candido (il garantista edizione di Reggio Calabria - 28.09.2015)

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