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disboscamenti incontrollati nell’area del Parco Nazionale del Pollino versante Tirreno cosentino PDF Stampa E-mail
Scritto da massimo converso   

Si elencano sinteticamente gli avvenimenti come riferitoci dai nostri militanti della fascia pedemontana del Tirreno Cosentino :

qualche anno addietro a Grisolia in zona Monte proprietà comunale, a ridosso del paese, un’area ad alta biodiversità dove la presenza di Cerri d’alto fusto costituiva la peculiarità principale insieme al ritorno del Capriolo,  che mancava dagli anni ’50,  furono abbattuti nella notte circa trenta grossi Cerri e lasciati di traverso sulla strada. Non si è mai saputo il perché, presumibile collegarlo ai tagli abusivi di legname che successivamente e ininterrottamente sono continuati fino ad oggi.

Circa un mese fa nei pressi di Pantanelli nella zona Rocca circa quaranta Faggi ultradecennali di notevoli dimensioni sono stati abbattuti e lasciati di traverso sulla strada.

Il taglio abusivo ha prodotto un disboscamento pesantissimo, stanno scomparendo Querce secolari, Ontani, ed anche nella macchia mediterranea vengono attaccate specie come il Corbezzolo.

Lungo la strada che collega Grisolia con Verbicaro, una volta rigogliosa adesso è stata desertificata, nei pressi c’è un’area vincolata in zona 1 del Parco, è anche sito comunitario, la sorgente” Nascifiume”.

Il fatto ancor più grave è che quasi tutti i tagli abusivi sono in territorio demaniale o comunale in Area Parco.

Chi chiede di poter effettuare il taglio, produce autocertificazione con inserite particelle comunali o demaniali, che nessuno si prende l’obbligo di verificare.

A Verbicaro in località Trincello, zona 1, si è operato in tagli dissennati e all’apertura o allargamento con mezzo meccanico di piste esistenti.

Ci risulta che l’Ente Parco non intervenga, asserendo che all’Ente non sarebbe pervenuta alcuna segnalazione : ed ecco con la presente l’On.le Pappaterra può immediatamente porre fine al disastro paesaggistico in corso e ad aumentare il controllo chiedendo con forza l’aumento verticale di addetti del CFS.

Già è stato attuato un danno non sanabile a breve,  a vista ci si rende conto del disastro perpetrato con il silenzio di tutti.

Questa irrazionale conduzione sul nostro fragilissimo patrimonio naturale e ambientale, anche a volte autorizzato, ha vanificato quanto di buono è stato fatto negli anni precedenti, venendo meno i principi e le finalità per cui è stata istituita l’area protetta del Parco Nazionale del Pollino, con impatto devastante sulla presenza del Lupo, delle prede e del ritorno del Capriolo, con conseguenze ancor più devastanti per un turismo compatibile.

Il Sindaco di Verbicaro, Francesco Silvestri, comunica che l’Ufficio Tecnico ha provveduto ad emettere ordinanza di sospensione dei lavori non-autorizzati di allargamento delle suddette piste.

Resta l’esigenza di punire esemplarmente (quanto immediatamente) gli autori di tale scempio.

Ed in tutto questo contesto di oggettiva assenza di fatto di controllo da parte dello Stato, il Governo vuole la scomparsa del CFS, invece di aumentare il numero ed i mezzi delle Guardie Forestali. Il Presidente Wwf Tirreno Cosentino (O.A. Calabria Citra) Dr.Isp.Massimo Converso - 20.05.2015

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