bilancio di previsione 2014 |
![]() |
![]() |
![]() |
Scritto da riccardo ugolino | |||
Il Gruppo consiliare PD ritiene che il Bilancio di Previsione 2014, che il Consiglio comunale si accinge ad approvare, contenga alcune previsioni di entrata e di spesa, peraltro già realizzate, illegittime se non anche illecite, e perciò penalmente rilevanti.
Ci riferiamo ai capitoli 138, art. 1 e art. 6, della Parte relativa alla spesa “Transazioni finanziarie”, considerato che 27 delibere di transazione, approvate dalla Giunta municipale nel corso del 2014, sono corredate dai pareri di un Organo di revisione scaduto, di un Revisore, cioè, che esercitava una funzione pubblica senza averne titolo. A tale proposito do lettura di una nota prefettizia giuntami in data 25 settembre.
Ci riferiamo al capit. 141 della Spesa che prevede € 6.628,88 per “Collegio revisori (oneri e spese)”, che prevede, cioè, la corresponsione di una indennità mensile all’Organo di revisione anche per il periodo in cui illegittimamente, se non illecitamente, ha esercitato una funzione pubblica.
Ci riferiamo alle parimenti illegittime, forse anche illecite, previsioni di spesa di € 74.362,63 e di € 116.738,00 relative alla refezione scolastica (cap. 804) e al trasporto scolastico (cap. 812 art. 1), servizi affidati senza gare di appalto.
Ci riferiamo anche alla spesa di € 43.920,00 prevista al cap. 1471, per lettura contatori, servizio affidato alla Coop. Soc. Artemisia, spesa illegittima e/o illecita per alcune fondamentali ragioni:
Per la stessa ragione, per aver affidato servizi pubblici con ordinanze sindacali, senza che ne ricorressero i presupposti, sono illegittime e/o illecite:
Illegittima e senza alcun dubbio illecita è la previsione di spesa di € 1.480.991,15 del capitolo 1566 “Appalto servizio della N. U. – Raccolta differenziata – Trasferimento e conferimento in discarica”. Il servizio non è stato appaltato ma affidato, a partire dal 1 giugno 2013, con ripetute ordinanze sindacali e costa all’Ente circa € 250.000,00 in più all’anno, rispetto ai costi medi registrati nei Comuni del Tirreno cosentino. Peraltro resta un mistero come possa essere giustificata la spesa di € 20.000,00 per il progetto di un servizio e la predisposizione di un bando di gara che non si riesce ad espletare.
Illegittima e sicuramente illecita, potendosi configurare un falso ideologico, è l’analisi dei costi del servizio di cui al Piano finanziario allegato al Regolamento della TARI, laddove si prevede una spesa di € 50.292,93 per spazzamento e lavaggio strade, servizio quest’ultimo effettuato una sola volta e per giunta solo in alcune località, mentre sistematicamente viene violato l’obbligo del lavaggio settimanale a caldo dei cassonetti e lo spazzamento meccanizzato, come ciascuno può personalmente verificare.
La sistematica violazione dei principi di correttezza amministrativa in materia di acquisizione di beni e servizi, con la rinuncia a una selezione trasparente delle offerte che il mercato propone, non è solo illegittima e illecita, non lede solamente i diritti delle imprese a concorrere sul mercato, ma si traduce anche in un costo aggiuntivo per le finanze pubbliche perché rinunciando a verificare le condizioni più favorevoli che il mercato offre, l’Amministrazione acquista beni e servizi a prezzi superiori e ciò comporta imposte, tasse e tributi più elevati per i contribuenti. Infine non avere previsto, neppure nel Bilancio 2014, somme per eventuale riconoscimento di debiti fuori bilancio, derivanti dai lavori per le frane dell’inverno2009, con la motivazione che “solo con il collaudo da parte dell’Amministrazione si esprime l’accettazione delle opere e si concretizza il diritto dell’appaltatore al compenso”, è estremamente scorretto, anche perché se l’Amministrazione non intende furbescamente collaudare le opere realizzate dalle Ditte destinatarie delle ordinanze sindacali, le stesse opere non potrebbero essere utilizzate, come invece nella realtà accade.
Anche la parte relativa alle Entrate presenta elementi di dubbia legittimità laddove si prevede : a) al cap. 136 “TASI – Tributo per servizi indivisibili”, un’entrata di € 453.961,18 derivante dalla spesa per istruzione pubblica che, relativamente al trasporto scolastico e alla refezione, è notoriamente un servizio a domanda individuale; b) al cap. 52, art. 8 “TARI” un’entrata di € 1.480.991,95 derivante in gran parte dalla superficie degli immobili che in moltissimi casi non è reale ma calcolata forfettariamente.
Questo intervento vuole solo evidenziare come la maggioranza si muova con superficialità tra illegalità ed illegittimità, non è un intervento specifico sul Bilancio, che avrebbe messo in evidenza ben altre storture ed iniquità, ma un Consiglio delegittimato non richiede particolari attenzioni politiche. Riccardo Ugolino gruppo consigliare Pd - 27.09.2014
|