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“fatti non foste a vivere come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” PDF Stampa E-mail
Scritto da olga de luca   

Questo passo di Dante su Ulisse mi ha sempre stimolato ad approfondire ciò che la quotidianità mi offre, momento per momento, mi ha sempre incitato ad andare oltre quello che il mio occhio può raccogliere. La vita è un lampo!, ma la superficialità non è mai entrata nella mia “casa”.

Disdegno, poi, vederla  nelle analisi. Tante volte, mi perdo nella conoscenza delle persone. Perché amo capire di loro cosa c’è dietro l’apparenza e la superficie che manifestano ed esprimono.

E mi ritorna alla mente una frase di Italo Calvino:

“La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso”.

Ecco, penso sia arrivato davvero il momento di “immischiarmi” in politica e di passare dalle dichiarazioni alle azioni perché amo la mia gente, amo la mia terra, amo il mio Paese con le sue contraddizioni, le sue pecche e la sua immensa bellezza!

E' vero: ogni scelta presuppone coraggio, tanto coraggio e non è un’impresa semplice; ma, la codardia, piaccia o no, non abita in me! E, poi  come credente devo dire: “accetto il rischio della carità politica, sottoposta per sua natura alla fatica delle decisioni, non da tutti comprese, e al margine dell’errore costantemente in agguato”.

Inizio  a fagocitare pensieri e domande: i cattolici, il loro impegno politico, il “mio” possibile impegno politico, le aspettative e gli eventuali fallimenti, da mettere sempre in conto. Non mi perdo d’animo. Capisco che l’impegno in politica per me diventa una “chiamata”, una “vocazione” e, come tale ricercata e accettata.

E come tutte le chiamate ha costi altissimi: trovare equilibrio tra concretezza e visione. È  necessario partire dal quotidiano, promuovere il bene comune, l'interesse di tutti: agire e vivere la propria Fede. Agire è vivere la propria Fede, ponendola quale base di ogni decisione: non si è cattolico perché politico, ma politico perché cattolico.

Non solo. È necessario possedere la capacità di condividere obiettivi, di avere qualcosa da dire, ascoltando.  È necessario un confronto continuo, un dialogo senza riserve. Un camminare insieme per il bene comune, senza pregiudizi e, soprattutto, senza personalismi. Forse, queste capacità mi appartengono come donna, più di altre, più di “profili a metà”, più delle “strategie da notte fonda” di cui vergognarsi all’apparire delle prime luci del giorno.

Come dicevo all’inizio, ho sentito il dovere di “immischiarmi”, non solo come cittadina, ma anche come cristiana, in  questa competizione alta e nobile, perché  “c’è la politica dei corrotti, dei disonesti e degli affaristi  e la Politica di chi si dedica al bene comune. Per ogni persona onesta, per ognuno di noi che si ritiri o rifugga l’impegno politico ci saranno alle spalle due, tre, quattro persone disoneste pronte a prendere il nostro posto, se noi disertiamo”. Ecco, allora,  aderendo alla Lista di Gilberto Raffo, ho compreso tutto il valore del mio impegno politico, “ voglio sporcarmi le mani”, ma non voglio che siano quelle di Ponzio Pilato!  Olga de Luca - 14.04.2014

 

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