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adesso il Pd ci dia delle spiegazioni... PDF Stampa E-mail
Scritto da antonello troya   

Premetto che ho stima per il segretario della locale sezione del Partito Democratico, Ugo Massimilla, come premetto alla stessa stregua di aver votato alle primarie, e non certamente per essere rappresentato da alcune figure che sono lontani mille miglia dal mio modo di concepire la politica,

 

ma perché sono certo che solo il centrosinistra sia in grado di difendere i ceti che ormai in tempi di crisi profonda, sono ancora di più deboli. Ma come cittadino di Belvedere sono offeso, mortificato di vedere il nome del mio paese sui giornali nazionali perché legato alla parola “brogli”. Se qualcuno è intenzionato ad imbrogliare, anche nelle soli e semplici consultazioni di partito, è libero di farlo a casa propria e non in un paese che di dignità e correttezza, soprattutto politica, ne ha da vendere. Leggere che al candidato alla segreteria regionale, Ernesto Magorno, ex sindaco di Diamante (che sarà ricordato per aver deturpato una delle più belle coste della Calabria con un porto mai nato) e deputato della Repubblica, sono andati un voto ogni 27 secondi, fa male. Puzza di imbroglio, appunto.

Chiedo all’avvocato Massimilla, che sono certo valuterà attentamente questa mia istanza, di spiegare, a me come ai tanti cittadini che mangiano pane e politica, cosa è accaduto. Se un futuro dovremmo solo immaginare che l’elezione di un segretario regionale di un partito serio come il Partito Democratico, sia stato macchiato da un simile atto. Nasce malato, nasce con un Dna vecchio, che sa tanto di prima repubblica. Nasce sulla falsa riga di giochetti di potere che ormai non appartengono più a nessuno, tantomeno ad un segretario giovane che ha posto serie questioni di carattere sociale e politico al momento dell’insediamento. Come sono certo che il segretario della locale sezione (o circolo come si vuol chiamare) non si sarà prestato a simili giochetti. Ecco perché tutti noi vogliamo, avv. Massimilla, che lei ci dia delle spiegazioni. Belvedere non è di Magorno: Belvedere è una città che presenta tantissimi problemi, è vero, ma è anche un paese che cerca di farsi spazio attraverso nuove figure brillanti che di competenza politica ne hanno da vendere. Non voglio pensare che Belvedere sia diventata una terra di conquista, dove passava il deputato di turno, raccoglieva voti, elemosinava clientela e spariva. E poi vorrei tanto sapere cosa sta facendo in termini di operatività parlamentare il deputato Magorno per Belvedere? Ricordo solo un suo voto contrario quando, in sede di consiglio provinciale, si doveva decidere per l’accorpamento della sede agraria a Cetraro, togliendola di fatto ai nostri concittadini. Mi auguro che nel frattempo l’annosa questione dei voti e l’elezione del segretario regionale sia stata risolta. Ma ciò non toglie che sia fatta luce, per togliere ogni penosa ombra. Antonello Troya - 20.02.2014

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