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una soluzione definitiva al problema dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità PDF Stampa E-mail
Scritto da riccardo ugolino   

Nonostante l'impegno assunto dalla Regione Calabria di corrispondere alcune mensilità arretrate, i 35 lavoratori socialmente utili (Lsu) e di pubblica utilità (Lpu), che prestano la loro opera nel nostro Comune, continuano nello stato di agitazione, insieme agli altri 5 mila lavoratori calabresi.

Lo scopo della vertenza è di affrontare in modo radicale il problema della loro condizione precaria con la definitiva stabilizzazione.

E' per questa ragione che il 21 novembre si terrà a Roma un incontro con il Governo Letta al quale parteciperanno le organizzazioni sindacali e i Comuni calabresi.

Ancora più importante risulta essere la discussione in Senato dell'emendamento alla Legge di stabilità promosso dal PD e da SEL e sottoscritto da parlamentari di diversa area politica. L'emendamento, qualora fosse approvato, consentirebbe una definitiva soluzione al problema degli LSU-LPU perché prevede che  «gli enti pubblici in   Calabria, che utilizzano lavoratori impegnati in attività socialmente utili e in quelle di pubblica utilità.... sono autorizzati ad assumere tali lavoratori dal 1° gennaio 2014, anche in posizioni sopranumerarie, con un contratto a tempo indeterminato ed a tempo parziale di 26 ore settimanali... Al fine di stabilizzare i lavoratori in favore della Regione Calabria è concesso, con provvedimento del Ministro dell'Economia e delle Finanze, un contributo aggiuntivo pari a 40 milioni di euro per l'anno 2014 e pari a 30 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015».

Il gruppo consiliare "Insieme" è consapevole che, dopo anni di consolidata collaborazione, la forza lavoro costituita da LSU-LPU è diventata essenziale per il funzionamento della macchina amministrativa e per l'espletamento di servizi primari. Senza di loro il Comune non potrebbe garantire condizioni di sicurezza agli alunni che frequentano le scuole dell'obbligo né potrebbe erogare servizi essenziali quali la manutenzione del verde, la disciplina del traffico, ecc...

Perciò auspichiamo che l'Amministrazione comunale, nonostante le ben note difficoltà, reperisca le risorse necessarie per assicurare, attraverso un'anticipazione di cassa, stipendi e salari fino al 31 dicembre; ma soprattutto ci auguriamo che il Parlamento ed il Governo diano definitiva stabilità ai lavoratori i quali costituiscono oramai la metà della forza lavoro complessiva dei Comuni. Riccardo Ugolino consigliere comunale "Insieme" - 18.11.2013

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