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Psc (Piano strutturale comunale), ritardi e responsabilità PDF Stampa E-mail
Scritto da giuseppe mistorni   

Sono trascorsi altri ulteriori dieci anni di attività politico-amministrative del Comune di Belvedere M.mo, con l’alternarsi di due formazioni elettorali, e il Psc (Piano Strutturale Comunale),

strumento indispensabile per una seria, attuale programmazione generale  e specifica del territorio in relazione alle nuove mutate esigenze di vita della società nelle sue varie articolazioni, è in mente Dei . Lo spirito che animò il legislatore nel 2002 con l’approvazione della legge regionale n.19,  è ampiamente  esplicitato nel titolo I – Disposizioni Generali -­ della stessa […] “assicura un efficace ed efficiente sistema di programmazione e pianificazione territoriale orientato allo sviluppo sostenibile del territorio, da perseguire con una azione congiunta di tutti i settori interessati, che garantisca l’integrità fisica e culturale del territorio, nonché il miglioramento della qualità della vita dei cittadini” […]. Non è il caso di ripercorrere le vicende travagliate che sta avendo l’iter del Psc sin da quando, nell’anno 2000 fu dato l’incarico all’arch.Occhiuto per l’aggiornamento dell’allora ed attuale Prg, è bene che i cittadini sappiano che questo strumento di pianificazione territoriale risale all’anno 1988 , superato, non adeguato alle nuove istanze ed esigenze che provengono dalla società e dalle continue e dinamiche opportunità in attuazione  dei principi di partecipazione e sussidiarietà dello Stato e dell’Unione Europea. Non ci si rende conto che tutto è in movimento e ciò che sembra attuale oggi non è più possibile domani. Ricercare colpe , omissioni, scarso impegno o supporre, come probabile, la posta in gioco di interessi particolari e contrapposti da soddisfare, in chi ci governa , lasciano il tempo che trovano, ma non rilevarli , quasi per una forma di rassegnazione in cui ci si sta abituando, si contribuisce e si è corresponsabili tutti dell’aggravarsi delle varie situazioni. E’ chiaro che il Comune è il maggior responsabile se ancora non si riesce ad approvare lo strumento di pianificazione economico-territoriale, fondamentale per lo sviluppo , per una migliore razionale utilizzazione delle poche aree rimaste libere , di rendere , ove possibile, più agevole il vivere sociale in alcune realtà urbane compromesse da una selvaggia edificazione ( basti osservare il quartiere che gravita su via della Repubblica e zone limitrofe), di ristrutturare e valorizzare l’esistente specie nel centro storico, di prevedere il recupero a verde, a parchi, a piazze di diverse superfici nel centro della Marina, alcune oggi destinati a servizi commerciali che dovrebbero essere allocati per sicurezza ed igiene su vie principali di comunicazione , etc…etc…

L’anno 2014 è alle porte e con esso riparte, probabilmente, l’ultimo programma dei fondi comunitari Por 2014-2019 – Obiettivo 1 . Se saremo bravi , lungimiranti, attenti alle proposte ed alla concertazione che la Regione Calabria metterà in atto con i soggetti attivi , categorie di cui alla Legge n.19 del 2002 , il Comune potrà sicuramente beneficiarne. Mi sia consentito allo stesso tempo , ricordare all’amico “Beppe” Scopelliti, di cui riconosco capacità ed intelligenza nell’affrontare alcuni problemi con efficienza e decisione , specie nelle sue specifiche peculiarità di “Governatore della Calabria”, di non consentire più deroghe, rinvii  dell’attuazione della Legge n.19 ai Comuni inadempienti ed applicare ciò che la stessa prevede: “il potere sostitutivo ossia il Commissariamento”.Così facendo renderesti un valido servizio alla Comunità e toglieresti dall’imbarazzo delle scelte non sempre oggettive chi ci governa. Giuseppe Mistorni – 16.09.2013

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