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esortazioni inevitabilmente a “Vuoto” PDF Stampa E-mail
Scritto da mauro d'aprile   

Encomiabile il ruolo che ultimamente va svolgendo l’On.Mistorni che, a differenza di quanto avvenuto in altre circostanze, colgo profondamente sincero e lontano da qualsiasi interesse personale se non oggettivamente quello per il Bene Comune.

Gli ultimi due suoi articoli toccano problematiche fondamentali per il prossimo futuro della nostra cittadina e certamente meritano di essere ripresi anche per la semplice considerazione che, trattandosi di sollecitazioni rivolte in prima persona al Sindaco Granata, come sempre, rischiano di cadere nel vuoto.

Al contenuto della seconda lettera quella del 25 Maggio 2013 “meno male che Palmino c’è!” c’è poco da aggiungere per la chiarezza, linearità ed acume mostrato dallo scrivente nel sollecitare vigilanza per le sorti del Liceo T.Campanella di Belvedere. Raccogliendo i “sentito dire” antepone elementi di valutazione tali da rendere fin da adesso improponibile tentativi di mortificanti ingiustificati “declassamenti”, cui l’Istituto stesso potrebbe essere destinatario. Intelligentemente  Mistorni sollecita, di converso, l’avvio presso lo stesso Istituto  del programmato Liceo Musicale per vanificare possibili maldestri tentativi di “politicanti dell’ultima ora”. Quegli stessi che, nel perseguire interessi di sporche botteghe, potrebbero intraprendere sfide muscolari quale gioco forza, a loro congeniale, in assenza di una sana Politica di Contenuti che domina il momento.

Considerati i grandi altri impegni che incombono sul Sindaco, l’idea di Insignire il Preside Mistorni ex Assessore Regionale di un Titolo di Rappresentanza del Comune condiviso  dallo stesso Liceo Campanella di Belvedere per la Causa Scolastica, ci troverebbe fortemente favorevoli. Lo stesso potrebbe essere coinvolto quale esperto per la iniziativa del Progetto della Cittadella Scolastica con poteri perlustrativi ed di indicazione, consentendo l’uscita dalle secche di conclamate deficienze organizzative dell’Ente.

Sulla stessa lunghezza, ma ancora più preoccupante, l’altro problema sollevato dallo stesso Mistorni, circa la “Vera” emergenza dell’Ente, rappresentato dalla Riscossione dei Tributi che l’autore inquadra nell’ambito più vasto della modernizzazione e della dotazione tecnologica dell’Ente e non ultimo della razionalizzazione ed aggiornamento del Personale. Una pressante richiesta questa della Componente Consiliare dell’Orizzonte che rimanda alla lettura a ritroso di tutti gli articoli in proposito, pubblicati su questo stesso Blog. Come per il sottoscritto anche la sagace sollecitazione ultima di Mistorni cadrà nel vuoto. Anzi a tal proposito il Sindaco ha risposto a muso duro Lunedì 6 Maggio 2013 concludendo sulla infondatezza e superficialità dei rilievi e adducendo che l’Ufficio tributi del Comune con Determina Dirigenziale n.69 del 5-Marzo-2013 ha conferito ad Equitalia la possibilità di procedere ad una riscossione rateizzata per i contribuenti morosi che ne facciano specifica richiesta.

Il Sindaco informato dal Responsabile del Servizio si è limitato a descrivere l’apparente rigidità del Sistema dei Recuperi una volta che questi sono stati affidati per Legge ad Equitalia. Non poteva essere diversamente, ma soprattutto non poteva riscontrare una disponibilità negli stessi Uffici a perorare nuove e diverse possibilità considerato che questo sistema garantisce la giustificata gestione del Servizio che si limita ad effettuare la Revisione dei Ruoli, la Emissione delle Cartelle ed il controllo dei Versamenti e, poi, quasi a giustificare l’assenza di intrapresa, scarica sul Concessionario gran parte della mancata Riscossione limitandosi ad annoverare in Bilancio la esistenza di Crediti Inesigibili. Sotto questo aspetto diventa difficile giustificare i Progetti dello Straordinario per il Recupero negli anni che ha interessato l’Ufficio Tributi, se volta per volta l’evasione è aumentata. E’ evidente che storicizzando questo atteggiamento le Casse del Comune non possono sorreggere la mole di interventi strutturali cui il Territorio richiede, e, solo dopo aver assicurato l’entità delle Entrate necessarie per il fabbisogno, è possibile procedere a sgravi e facilitazioni.

In proposito, si ricorda che l'art. 52 del d.lgs. n. 446 del 15 dicembre 1997 nel disciplinare la potestà regolamentare generale di Province e Comuni in materia di entrate proprie individua un obbligo di regolamentazione delle procedure di riscossione delle entrate patrimoniali e tributarie, ivi compreso, evidentemente, anche l'ipotesi di recupero stragiudiziale e cessione dei medesimi- ai fini di maggiore celerità e certezza degli incassi-..."

Il Regolamento, oltre a disciplinare la “Riscossione coattiva delle entrate tributarie”, e la “Riscossione coattiva delle entrate non tributarie” deve comprendere:

Crediti inesigibili o di difficile riscossione

I crediti inesigibili o ritenuti di improbabile riscossione in ragione della inconsistenza del patrimonio del debitore o della sua irreperibilità, su proposta motivata del responsabile del servizio e previa verifica da parte del responsabile del servizio finanziario, sono stralciati dal rendiconto alla chiusura dell'esercizio.

I crediti sopracitati sono trascritti in un apposito registro, tenuto dal servizio finanziario, e conservati nel conto del Patrimonio sino al compimento del termine di prescrizione.

Prima dello scadere del termine prescrizionale il responsabile del servizio verifica ulteriormente se il debitore è ancora insolvibile e, qualora venga a conoscenza di nuovi elementi reddituali o patrimoniali riferibili al soggetto passivo, avvia le procedure per la riscossione coattiva:

in tale ipotesi, le suddette somme vengono riscritte a ruolo purché le stesse siano di importi superiori a € 50,00 per anno.

Per i crediti di incerta riscossione il responsabile del servizio può disporre, con provvedimento motivato, una transazione al fine di recuperare almeno un parte del dovuto.

L'insinuazione ordinaria nel passivo di un fallimento è disposta per importi dovuti e non pagati a titolo di entrate da soggetti dichiarati fallite, solo ove l'importo complessivo del credito vantato dall'Amministrazione sia superiore ad € 100,00.

L'insinuazione tardiva nel passivo di un fallimento è invece disposta solo ove l'importo complessivo del credito vantato dall'Amministrazione sia superiore ad € 1.000,00, previa verifica della massa attiva del fallimento da richiedersi al curatore fallimentare, cui potrà seguire la decisione – da formalizzarsi tramite apposita deliberazione di Giunta Comunale – di non procedere all'insinuazione, ove il fallimento risulti incapiente o tale da non consentire il recupero di somme superiori a quelle che l'Amministrazione dovrebbe sostenere per l'insinuazione tardiva.

Recupero stragiudiziale dei crediti

Prima di attivare la procedura di riscossione coattiva mediante ruolo, ovvero l'esecuzione forzata a seguito di notifica di ingiunzione di cui al R.D. 639/1910, il Comune può adottare appositi strumenti di recupero stragiudiziale dei crediti legati alle proprie entrate, sia di natura tributaria che patrimoniale.

A tal fine, previo esperimento di procedura ad evidenza pubblica e senza necessità di preventiva cessione dei propri crediti, il Comune può avvalersi di soggetti terzi in possesso di idonei requisiti per lo svolgimento di tale attività di recupero, i cui costi vengono posti interamente a carico del contribuente/utente moroso.

Nella risposta del Sindaco c’è tutta la rassegnazione dell’impotenza, ma anche la dichiarata incapacità a porre in essere iniziative per sovvertire questo stato di cose. La stoffa del Soggetto Sindaco Belvedere la conosceva. Belvedere l’ha rivoluta in una sorta di “connubio di comodo” del “lascia vivere”. Ma di “lascia vivere”, Belvedere “Muore”! Che ben vengano i ripensamenti di “Gente” improvvida di ieri, ma di maturi “Uomini”, domani. Belvedere non ha bisogno di “Sperimentare” ancora il frastuono fuorviante di populisti “Enunciati ”in grado di essere gridati da tutti: Belvedere Libera, Belvedere Pulita, Belvedere Verde, Acqua Pubblica, Prevenzione Idrogeologica, Innovazione Amministrativa, Cultura e Tempo libero. Belvedere ha bisogno di un “Progetto Identitario Sostenibile” capace di riproporlo al centro di meritate attenzioni e di cui gli enunciati sono semplici strumenti operativi. Per far questo bisogna Ristrutturare la Finanza Comunale, anche con l’innovazione e l’aggiornamento, ma soprattutto responsabilizzando gli addetti ai lavori, già ampiamente obbligati per legge. A tutti  va ricordato che Belvedere non può permettersi ulteriore perdita di tempo e che necessitano dimostrate “competenze”. Mauro D’Aprile Gruppo "L’Orizzonte" - 27.05.2013


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