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rendere efficiente il sistema turistico regionale PDF Stampa E-mail
Scritto da giuseppe mistorni   

Dalla stampa si apprende che la Regione Calabria sta predisponendo un nuovo bando sulla ristrutturazione delle strutture ricettive alberghiere.

Si legge dei vari incontri tra le associazioni più rappresentative della categoria e i dirigenti del Dipartimento turismo della Regione, per stabilire i criteri guida a cui bisognerà attenersi per accedere ai finanziamenti comunitari che ammontano a circa  21 milioni di euro.

E’ condivisibile l’impostazione e la finalità che la Regione si è data: consentire e favorire la presenza dei turisti oltre il periodo tipico della stagione estiva, che si limita da noi al solo mese di agosto, con una adeguata qualità dell’offerta turistica.

La politica dell’accoglienza, purtroppo, in alcune nostre realtà non si è dimostrata capace e competitiva sul mercato nazionale e internazionale , vuoi per la scarsa professionalità di alcuni operatori del settore , a volte improvvisati e spinti egoisticamente dal facile presunto guadagno, vuoi per la carenza di servizi essenziali complementari da rendere efficiente il sistema turistico regionale ( centri benessere, piscine, impianti sportivi, utilizzazione confortevole delle spiagge – lidi oltre alla fondamentale esigenza di offrire mare e spiagge puliti).

Non credo che si debba parlare di nuove strutture alberghiere, specie nel comprensorio del Medio-Alto Tirreno cosentino, considerata la rilevante presenza di posti-letto. E’ opportuno che l’operatore serio , che crede in questa attività utilizzi il nuovo bando per la realizzazione di quelle strutture-infrastrutture di cui sopra.

Non è più consentito a nessuno di fare i furbi  a spese della collettività. La ratio delle varie disposizioni legislative-finanziarie , pienamente condivisibili sul piano formale e sostanziale: Patti territoriali, contratti d’area etc. che prevedevano contributi cospicui   a fondo perduto per la realizzazione di strutture alberghiere che oltre a colmare le deficienze di questo importante settore trainante per l’economia calabrese, doveva avere ed ha l’obbligo di assumere personale in relazione all’investimento effettuato. Con questi strumenti finanziari, il legislatore si è posto il problema dell’occupazione giovanile e delle maestranze che operano in questo settore, privilegiando ed accogliendo le richieste di quei operatori che garantivano l’occupazione annuale  e per più anni.

Purtroppo si assiste con rammarico e rabbia che alcune strutture ricettive, realizzate con fondi pubblici, sono chiuse e molto probabilmente attraverso un facile cambio di destinazione d’uso saranno trasformate in appartamenti. All’inganno la beffa.

Signori della Regione, amici politici, siate scrupolosi ed inesorabili contro chi vuole continuare a sfruttare le risorse comunitarie per fini propri e perpetrare il mal costume a danno viceversa di chi opera seriamente e che viene schiacciato dallo strapotere economico di questi soliti personaggi. Giuseppe Mistorni - 16.08.2012

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