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piu' equita' per superare la crisi PDF Stampa E-mail
Scritto da riccardo ugolino   

Non c'è dubbio che lo stato delle finanze comunali di Belvedere Marittimo sia gravissimo: ne sono testimonianza evidente la mancata corresponsione degli stipendi (ben 3 mensilità) al personale dipendente e la riduzione del volume di acqua potabile erogata dalla Sorical, che vanta, nei confronti del Comune, un credito di circa 800.000 euro.

A ciò si aggiungano debiti, per altri 800.000 euro, contratti con determine dirigenziali e delibere di Giunta e un ulteriore debito di circa 220.000 euro nei confronti dell'Enel.

La casa brucia; occorre, pertanto, che tutti si adoperino immediatamente per spegnere l'incendio; subito dopo sarà giusto individuare gli incendiari perché non possano più appiccare fuochi.

Perciò, in questa fase, occorre chiamare a raccolta tutte le energie piuttosto che attardarsi in sterili polemiche affermando che "la Giunta avrebbe ereditato questa situazione economica", come si legge in un articolo anonimo pubblicato su "il Quotidiano" del 5 novembre u.s. intitolato, stranamente: "Cetraro. Due le mensilità non saldate". Ancora più inopportuno l'intervento del Sindaco su "Calabria Ora" del 28 novembre u.s., intitolato: "Municipio sull'orlo del disastro", laddove dichiara che il Comune "non versa in buone condizioni economiche" a seguito "di una situazione che abbiamo ereditato dalla precedente Amministrazione comunale".

Inopportuna e improvvida la dichiarazione del Sindaco per la semplice ragione che negli ultimi 17 anni egli ha amministrato per ben 12 anni!

Ma, poiché urge adoperarsi per evitare il dissesto, preferiamo discutere successivamente delle responsabilità politiche, amministrative e tecniche della crisi finanziaria, non escluse quelle riconducibili al Governo Berlusconi per i tagli delle risorse destinate agli Enti locali.

Oggi ci preme chiarire che il Comune vanta crediti da cittadini morosi per circa 3.000.000 di euro, relativi al mancato pagamento dell'ICI, della TARSU, del Canone idrico e che la riscossione dei tributi evasi scongiurerebbe il rischio del dissesto. Pertanto non solo condividiamo l'appello rivolto dal Sindaco ai cittadini affinché compiano il loro dovere di contribuente ma invitiamo gli Amministratori ad assumersi la responsabilità di provvedimenti anche drastici: interrompere l'erogazione dei servizi ai cittadini morosi, ad eccezione di situazioni di grave e oggettivo disagio economico, da verificare scrupolosamente.

Ci preme inoltre ricordare alla Giunta che è suo dovere, coinvolgendo anche il Consiglio comunale, di attivarsi perché siano riconosciuti al Comune i 4.000.000 di euro relativi ai danni provocati dalle calamità naturali nell'inverno 2008-2009. Infatti, pur in presenza di eventuali vizi di forma nelle procedure di affidamento degli incarichi, non c'è dubbio che Belvedere è stata colpita dai nubifragi, che le Ditte hanno realizzato a regola d'arte i lavori di pronto intervento ordinati dal Sindaco pro tempore e che hanno diritto ad essere liquidate.

Pertanto, qualora le istanze dell'Amministrazione comunale rimanessero ancora inevase, il Sindaco dovrà prendere in seria considerazione iniziative di protesta, anche clamorose, nei confronti della Regione Calabria e della Protezione Civile.

Ma se le cause contingenti della crisi finanziaria del Comune sono riconducibili alla mancata riscossione dei tributi per 3 ml di euro e al mancato riconoscimento dei danni alluvionali, per 4 ml di euro, è altrettanto vero che le cause strutturali sono da individuare in una gestione delle finanze comunali poco rigorosa.

Per quanto riguarda la SPESA appare eccessivo il ricorso a incarichi e consulenze; le ordinanze, sostitutive delle normali procedure di gara, fanno lievitare il costo di beni e servizi; i consumi energetici, le spese postali e telefoniche sono fuori controllo.

Per quanto riguarda le ENTRATE rileviamo che non sono stati alienati i reliquati di via G. Murat che consentirebbero entrate per almeno 500.000 euro, non è stata riscossa la penale di 50.000 euro dovuta dalla Geo Ambiente per le carenze, documentate, nel servizio della nettezza urbana.

Chiediamo, inoltre: quanti sono ancora i cittadini che devono versare gli oneri di urbanizzazione o le sanzioni del condono edilizio? Perché non è stata introdotta la tassa di soggiorno o istituito il Consiglio tributario come proposto dal gruppo "Insieme"? Perché non verificare l'attendibilità delle autodichiarazioni prodotte da tanti cittadini che beneficiano di esenzioni o agevolazioni per il trasporto degli alunni o per la refezione scolastica? Perché non procedere a ulteriori verifiche delle reali superfici degli immobili e delle utenze idriche per individuare i contribuenti che ancora evadono?

Pertanto, più che chiedere sacrifici ai cittadini che pagano regolarmente tasse e tributi, il Sindaco colga l'occasione della crisi:

- per colpire l'evasione e l'elusione,

- per attribuire piena autonomia all'Ufficio tributi, responsabilizzando i dipendenti,

- per politiche di Bilancio ispirate alla giustizia, al rigore, all'efficacia.

Riccardo Ugolino consigliere comunale "Insieme" - 29.11.2011

 

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