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il sindacato dovrebbe difendere l’occupazione PDF Stampa E-mail
Scritto da vincenzo cesareo   

Diversi amici che guardano con attenzione al nostro movimento, che hanno la buona abitudine di leggere i nostri pensieri sulla stampa libera che ce li pubblica, ci chiedono quale atteggiamento abbiamo nei confronti del sindacato.

Partiamo da una semplice considerazione: il sindacato dovrebbe fare il suo mestiere, cioè difendere l’occupazione. Negli anni molte delle conquiste dei lavoratori sono addebitabili ai sindacati, alla loro incessante opera, alla loro determinazione. Oggi quelle caratteristiche sembrano abbandonate: si preferisce girare con auto di lusso, telefonini sempre all’orecchio, apparire, asserviti al potente di turno per avere qualche briciola per qualche iscritto più vicino. Sarà perché necessita un nuovo statuto dei lavoratori, per cui bisogna aggiornare la mission del sindacalismo italiano.

Innanzitutto ad essere iscritto al sindacato in maggior parte sono i pensionati, tanto che le maggiori sigle non hanno uffici sul territorio che rappresentino quello che è il problema attuale, cioè il precariato. C’è una società che ha modificato la sua essenza, che è cambiata, per cui è vitale un nuovo statuto, quello ancora in vigore è stato pensato per una società industriale che non c’è più, inidoneo per i molti problemi che si stanno generando nel mercato del lavoro. Da qui i molteplici problemi che sta generando la paventata revisione dell’art. 18, peraltro non richiesto da Confindustria.

La confusione a tale proposito regna sovrana per posizioni ottocentesche da una parte e da uscite improvvide come quella del ministro dello sviluppo economico dall’altra. Ed intanto si avverte sempre più la mancanza di crescita del mercato interno, mentre all’estero riusciamo ad esportare bene soprattutto grazie alla moda che ci vede incontrastati attori. Dunque bisogna ridurre il carico fiscale a partire dai lavoratori dipendenti e non lo si può fare facendo altri debiti, ma riducendoli. È necessario spostare il peso delle tasse prevalentemente nei confronti di coloro che non le pagano.

Ma in tali condizioni si riuscirà a trovare il bandolo della matassa? Le borse vanno sempre più a picco, la speculazione finanziaria sembra inarrestabile, l’Europa chiede aiuto alla Cina, al Giappone ed agli U.S.A., lo sviluppo è un miraggio. E no si intravede l’amico genio di Lucio Battisti che “lui saprebbe cosa fare, lui saprebbe come aggiustare con un cacciavite in mano fa miracoli”. L’ormone della crescita non si sviluppa durante il sonno, anzi, quello della ragione, genera mostri. Abbiamo dormito abbastanza, svegliamoci immediatamente e salviamo il nostro futuro, LiberiAMO L’ITALIA. LiberiAMO L’ITALIA. dott.Vincenzo Cesareo - responsabile nazionale LiberiAmo l'Italia movimento politico-culturale - 01.11.2011

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