A seguito dei tagli imposti dalla Regione Calabria alle strutture private accreditate che erogano prestazioni di riabilitazione estensiva, è a rischio la sopravvivenza del Centro Polivalente di Riabilitazione Aias di Diamante;

un centro che da 19 anni garantisce prestazioni di elevata qualità a quanti necessitano di assistenza riabilitativa ambulatoriale e domiciliare.

La Regione Calabria, infatti, ha proposto alle strutture private accreditate un contratto capestro che comporta una drastica riduzione di giornate lavorative e, quindi, dei trattamenti riabilitativi che così potrebbero essere garantiti solo per 10 mesi e non per l’intero anno.

La scure dei tagli regionali alla spesa sanitaria si abbatterà perciò, non sugli sprechi ma sulla pelle dei cittadini più fragili e delle loro famiglie , costrette ad emigrare fuori regione per assicurare continuità assistenziale ai familiari che presentano problemi di disabilità.

Bene ha fatto il rappresentante legale dell’Aias a rifiutarsi di apporre la propria firma al contratto imposto dal Commissario regionale; bene ha fatto a non cedere al ricatto di chi minaccia la sospensione dell’accreditamento per imporre tagli ai disabili, alle loro famiglie, ai lavoratori.

Ma i disabili, le loro famiglie, gli operatori dell’Aias non possono essere lasciati soli in questa legittima battaglia.

I consiglieri regionali e provinciali, i Sindaci e le loro Amministrazioni, le associazioni non devono limitarsi a rituali attestazioni di solidarietà; devono unirsi concretamente alle azioni di protesta poste in essere dai diretti interessati che reclamano il rispetto dei servizi per i disabili e le loro famiglie , il diritto a salvaguardare il proprio lavoro. Il gruppo consiliare “Insieme” di Belvedere M.mo sarà al loro fianco. Riccardo Ugolino - 24.10.2011