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ritorna la vexata questio dei cosiddetti precari dell’Asp di Cosenza PDF Stampa E-mail
Scritto da giuseppe lanuara   

La vexata questio dei cosiddetti precari dell’ASP di Cosenza, che sembrava superata, riappare ciclicamente in modo ambiguo con il concorso anche dei sindacati.

È pervenuta, infatti, una nota del Commissario Straordinario dell’ASP di Cosenza, datata 10.10.2011, indirizzata al Presidente della G.R. della Calabria, al dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute, al sub commissario gen. Luciano Pezzi, nonché al sub commissario Luigi De Lia, con la quale si comunica che, in assenza di diverse determinazioni del tavolo tecnico istaurato con le OO.SS. di categoria, l’ASP, in data 31.10.2011, darà seguito alla deliberazione n. 777/2010, con l’adozione di tutti gli atti necessari alla dichiarazione di nullità dei contratti di stabilizzazione del personale precario, richiamati nella stessa delibera. Ad essere interessati a tale atto sono circa un centinaio di dipendenti della ex ASL n. 1 di Paola.

Alcune domande nascono spontanee: ad oltre tre anni di distanza dalla stabilizzazione, quale l’interesse ad aggiungere confusione alla già tanto esistente e creare ulteriore allarme sociale? E le sospensioni della contestata delibera 777 del 23 febbraio 2011, sono servite solo a dilatare i tempi? Di conseguenza i termini di impugnazione dell’atto sono congrui? Le sentenze  della Corte Costituzionale citate nella nota commissariale hanno effetti retroattivi? Sono state valutate, invece, le sentenze a favore del lavoro co.co.co di cui alcuni hanno usufruito per la stabilizzazione? L’ufficio Risorse Umane dell’ASP ha individuato eventuali certificazioni non rispondenti al vero presentate a fini di trattenimento in servizio e conseguente assunzione? Le ha inviate all’A.G. competente? Quanto costerebbe in termini risarcitori il licenziamento degli stabilizzati? Sono stati lesi i diritti di tutti coloro che avrebbero dovuto sostenere i previsti 36 mesi per poter aspirare all’assunzione? Ci permettiamo di dare un consiglio al Commissario dell’ASP di Cosenza: si concentri sui tanti gravissimi problemi che affliggono la sanità, cercando di garantire i LEA, portando avanti con coraggio e dignità le proprie idee sulla rete ospedaliera, senza appiattirsi sulle illogiche disposizioni regionali.

Così darà un contributo, lascerà un segno volto alla salvaguardia della salute in questa provincia. Offriamo a quanti ne necessitino consulenza tecnico – giuridica gratuita, invitando tutti a dare una mano a liberare se stessi prima, per poi Liberare L’ITALIA! Giuseppe Lanuara - responsabile alto Tirreno cosentino  LiberiAmo l'Italia movimento politico-culturale - 13.10.2011

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