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la punta dell’iceberg PDF Stampa E-mail
Scritto da franco perre   

La stampa quotidiana nei giorni scorsi ha riferito del pignoramento, da parte di una impresa,  di  circa 300 mila euro determinando il totale svuotamento della cassa del Comune di Belvedere Marittimo.

A richiedere ed ottenere il pignoramento una delle Imprese che sono state interessate ad eseguire lavori per fronteggiare l’emergenza relativa ai dissesti idrogeologici dell’inverno 2008/2009 e che allo stato non hanno visto il loro credito soddisfatto.

Il fatto in se è certamente meritevole di commento,  ma ciò che dovrebbe preoccupare l’opinione pubblica è  che trattasi di un episodio che, se anche grave, nasconde una più complessa e drammatica situazione finanziaria del Comune.

Ben presto tutte le altre Imprese che hanno concorso alla realizzazione di opere nell’ambito dell’ emergenza  idrogeologica si rivolgeranno ai giudici per richiedere ed ottenere ingiunzioni di pagamento a danno del Comune. Cosa di non secondario conto si istaureranno inoltre tutta una serie di giudizi (esigibilità del credito, congruità delle somme richieste, pignorabilità delle somme detenute dalla tesoreria comunale) che determineranno un onere aggiuntivo e non potranno che aggravare ulteriormente la situazione economica del Comune.

Voci di corridoio riferiscono  che oltre agli impegni derivanti dall’emergenza dissesti geologici giacciono presso il Comune ulteriori richieste di pagamento di importo tale da determinare da sole il dissesto delle finanze comunali. Il quadro che appare all’orizzonte, quindi, non è solo il pignoramento di 300 mila euro, e  il conseguente quasi certo mancato pagamento dello stipendio dei dipendenti nei prossimi mesi.

Il tema in discussione, da qui a poco, sarà il funzionamento dell’intera macchina amministrativa.

Per fare un solo esempio sembrerebbe che il comune è in ritardo con i pagamenti all’impresa che assolve al servizio della raccolta dei rifiuti urbani.

Certamente l’impresa pazienterà qualche mese ma quando la prospettiva di ricevere pagamenti si allontanerà nel tempo certamente assumerà comportamenti consequenziali.

Se questo è il quadro è di tutta evidenza che il pignoramento effettuato è solo la punta di un iceberg,

e non sembra che l’attività dell’amministrazione comunale sia adeguata rispetto a una simile emergenza.

In questo quadro innanzitutto appare doveroso che l’amministrazione comunale informi tutta la cittadinanza relativamente alla reale situazione con una attenta e rigorosa verifica dello stato attuale di tutti i debiti che allo stato non hanno copertura finanziaria.

L’amministrazione comunale inoltre deve decidere come affrontare l’emergenza sia essa relativa ai debiti riconducibili al dissesto idrogeologico sia ad eventuali altri debiti.

I cittadini tutti non possono rimanere in attesa del miracolo della Regione Calabria o del Governo nazionale anche perché i tempi che la finanza Italiana sta attraversando non sono tali da poter sperare in un miracolo. Franco Perre - 12.05.2011

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