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rifiuti, ancora non ci siamo PDF Stampa E-mail
Scritto da riccardo ugolino   

Incalzata dal gruppo consiliare “Insieme” e da petizioni popolari, la Ditta incaricata del servizio di nettezza urbana

  • ha sostituito i cassonetti in alcune contrade;
  • ha installato, ma solo in alcune aree urbane, i contatori per l’umido, per le pile, per imballaggi T e/o F; - ha effettuato il lavaggio ( e la disinfezione?)  dei cassonetti, seppure una o due volte, a fronte delle 18 volte previste dal contratto;
  • ha sostituito gli automezzi obsoleti che cospargevano di liquami maleodoranti le strade cittadine;
  • ha improvvisato alla meno peggio un centro operativo, sgomberando le strade cittadine dagli automezzi che vi sostavano abusivamente.

Ma ancora non ci siamo:

  • permane il disagio dei cittadini residenti nelle aree rurali, soprattutto di coloro che non possiedono un automezzo, impossibilitati a conferire i rifiuti nei cassonetti stradali, distanti dalle abitazioni anche alcuni chilometri;
  • in molte contrade, che pure dispongono di cassonetti, gli stessi non sono mai stati lavati né disinfettati, la raccolta non viene effettuata  giornalmente, il servizio di R.D. non viene svolto né con il sistema “porta a porta” né per mezzo dei contenitori stradali;
  • nel Centro storico il servizio di R.D. del multimateriale  e della frazione organica non viene effettuato con il sistema “porta a porta”, non sono stati distribuiti i bidoncini e i sacchetti monouso per l’umido;
  • non è mai stato effettuato lo spazzamento meccanizzato e il lavaggio delle strade;
  • non sono stati distribuiti i sacchetti per la raccolta della carta né installati i contenitori per la R.D. delle lattine
  • per quanto riguarda la “tassa” straordinaria, pretesa per la raccolta degli ingombranti, abbiamo registrato una conferma sostanziale alla nostra denuncia; ci è stato risposto testualmente: «la tassa si richiede quando c’è un’area molto vasta da bonificare». A tale proposito sorgono spontanei alcuni interrogativi: chi stabilisce che l’area da bonificare è vasta? Chi stabilisce l’entità della tassa? Chi raccoglie, trasporta e smaltisce gli ingombranti?

Ancora non ci siamo:

  • in base ai dati forniti dal portavoce (?) della Ditta, la R.D. nei primi 70 giorni avrebbe raggiunto l’ 8%; una percentuale ridicola se confrontata con i risultati conseguiti con il sistema “porta a porta” effettuato dalla Giunta di Centrosinistra  ( nel solo mese di ottobre 2007 la percentuale di R.D.) aveva raggiunto il 34,67%
  • non è stato ancora rispettato l’obbligo contrattuale di assumere i lavoratori della Ditta che precedentemente gestiva il servizio di nettezza urbana; nei loro confronti l’Amministrazione comunale mostra assoluta indifferenza, tanto da non partecipare alla riunione indetta dalla Commissione provinciale di conciliazione per risolvere la controversia.
  • Non risulta che siano in servizio 15 lavoratori a tempo pieno.

Ancora non ci siamo

tant’è che gli Amministratori, l’Ufficio tecnico, la Polizia Municipale evitano di rispondere alle numerose interrogazioni presentate in materia di rifiuti; è con loro non con il sedicente portavoce della Ditta che siamo disponibili a verificare l’attendibilità dei nostri rilievi critici.

Tutto quanto premesso appaiono retoriche e fuori luogo talune affermazioni apparse sulla stampa: «l’ambiente è una questione fondamentale», «da tre mesi  a questa parte Belvedere è una cittadina pulita e ordinata in tutti i servizi», «non esistono discariche abusive di ingombranti».

Innanzitutto perché sono affermazioni opinabili ( non c’è torrente di Belvedere M.mo che non sia diventato un ricettacolo di rifiuti, a causa della sciagurata scelta di escludere dal servizio il territorio rurale; a causa della scelta  sbagliata di usare cassonetti più piccoli, che peraltro occupano gli spazi destinati alla viabilità, Belvedere più che una “città d’arte” sembra una “città di rifiuti”).

Inoltre sono affermazioni incoerenti ( come si può dichiarare che Belvedere è pulita da soli tre mesi  e poi elogiare l’ex assessore all’ambiente , Salvatore Perrone?).

Ma, soprattutto, la questione da noi sollevate è un’altra:

Perché non si rispettano le prescrizioni del capitolato d’appalto che costa ai contribuenti 1.000.000 di euro? Riccardo Ugolino gruppo consiliare “Insieme” - 09.10.2010

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