Maggioranza a pezzi e una frangia pronta a far pagare un salatissimo conto al sindaco di Belvedere, Enrico Granata.

Non sono bastati i chiarimenti via web, attraverso note stampa e interviste televisive del primo cittadino in merito alla decisione di far rappresentare l’assemblea consiliare (con tanto di gonfalone) al rappresentante della minoranza, Riccardo Ugolino, ai funerali di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica barbaramente ucciso per mano della criminalità organizzata.

Una decisione assunta in piena autonomia che però ha fatto saltare dalla sedia l’intera maggioranza, dal vicesindaco al presidente del Consiglio Comunale. E il gruppo che fa capo all’assessore Ciro Campilongo (formato da Mario D’Aprile, Massimo Rizzo, Filippo Grosso La Valle e Vincenzo Cristofaro), non è per nulla disposto a sorvolare su una decisione che ha provocato una serie di conseguenze politiche determinanti anche sull’andamento dell’attività amministrativa stessa.

Il Consiglio comunale che si sarebbe dovuto tenere il 15 settembre è stato rinviato ad oggi per alcune significative assenze in seno alla stessa maggioranza. Il segnale che è stato mandato al primo cittadino è chiaro: se non ci sarà un incontro chiarificatore nessuno punto sarà approvato.

In particolare all’ordine del giorno c’è anche la valutazione e il recupero urbanistico dell’area di corte degli edifici scolastici elementari e medie della Marina di Belvedere.

Lo stesso sindaco, vista l’aria di burrasca, ha preferito optare verso una decorosa assenza (anche se giustificata), in attesa che le acque si calmino e tutto rientri.

Il Consiglio di oggi (che quasi sicuramente salterà) dovrebbe affrontare anche il caso dell’aumento delle bollette dell’acqua notificate alle famiglie belvederesi e le possibili soluzioni, argomento presentato dalla minoranza del gruppo “Insieme” e “l’alienazione del terreno comunale - ditta Rosano Carmen”.

Insomma il sindaco Granata sembra intrappolato in questioni decisamente politiche. Dietro le quinte il sub commissario del consorzio Valle Lao e assessore comunale, Ciro Campilongo. Una mossa azzeccata, quella di Campilongo: tenere sulla graticola il primo cittadino e i suoi fedelissimi.

Non sono serviti nemmeno i chiarimenti di Riccardo Ugolino, il quale ha azzardato una paradossale  seppur minima difesa del sindaco.

In ultimo una curiosità. E il gonfalone che fine ha fatto? Oltre che presentare un vistoso strappo è stato dato in consegna (udite udite) al barbiere nella piazza della marina, il quale, la mattina dopo, e con profondo senso civico, ha provveduto a consegnarlo ai vigili urbani. Antonello Troya - 17.09.2010