Sulla Gazzetta del Sud di giovedì 2 settembre si legge: “«Lascia il seggio in Consiglio comunale al primo dei non eletti… ».Le nuove beghe della minoranza trovano origine nell’accordo pre-elettorale siglato l’anno scorso”.

A tale proposito, essendo stato peraltro chiamato direttamente in causa dal corrispondente locale, dichiaro che non esiste alcun accordo, neppure post-elettorale, che impegni i consiglieri del gruppo “Insieme” a dimettersi in favore dei primi dei non eletti; tant’è che le ragioni del presunto accordo, per come riferite dalla stampa, appaiono contraddittorie.

Nell’articolo sopracitato le dimissioni sarebbero dettate dall’esigenza di «rappresentare in Consiglio comunale quella parte della lista civica non in linea con la politica di centrosinistra» ( mi risulta che il primo dei non eletti della lista “Insieme” si riconosce in tale area politica); nell’articolo del 5 settembre le dimissioni scaturirebbero, invece, dalla necessità di consentire “un po’ di gavetta ai primi dei non eletti” ( mi risulta che il cons. Tiziano De Luca è alla sua prima esperienza amministrativa).

La verità è un’altra: la mia personale generosità e lungimiranza politica mi hanno suggerito di valutare l’opportunità di favorire un ricambio generazionale nei quadri amministrativi del nostro Paese, nell’ambito di un comune progetto politico.

Qualora si realizzasse tale progetto, approvato dall’Assemblea dei candidati nella prima riunione post-elettorale: la trasformazione della lista “Insieme” in associazione politico-culturale, con organismi dirigenti democraticamente eletti, dotata di apposita sede, di strumenti di informazione cartacea e telematica, promotrice di assemblee pubbliche tematiche e di iniziative anche ricreative ( a tale proposito si era deciso di organizzare anche un evento estivo “Insiemeinfesta”), non avrei dubbi a rassegnare le mie dimissioni e a indicare, insieme al capogruppo consiliare e ai componenti l’associazione, il consigliere subentrante, tra coloro maggiormente impegnati alla realizzazione del progetto.

Fino ad allora, trattandosi, la mia, di una disponibilità unilaterale, che non discende da accordi elettorali, nessuno sarà autorizzato a “portare cambiali all’incasso” né, tanto meno, a decidere i tempi dell’incasso. Riccardo Ugolino consigliere comunale  gruppo “Insieme” - 09.09.2010