lettera aperta al presidente della provincia di Cosenza |
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Scritto da salvatore marino | |||
Egregio Signor Presidente,premetto che sono un semplice cittadino che non ha alcun ruolo istituzionale o politico, ma che per forza di cose obbligato ad interessarsi delle tematiche relative alle frane che hanno colpito il territorio di Belvedere m.mo dove abito e vivo. Premesso che nel mese di giugno scorso ho telefonato presso la sua segreteria chiedendo un incontro, la sua segretaria mi chiede un recapito telefonico dove reperirmi per comunicare il giorno del ricevimento,passato circa un mese ritelefono chiedendo il perché di tanta attesa ,mi viene detto che per i vari impegni istituzionali non è stato possibile fissare alcun appuntamento ,ma che comunque a giorni avrei potuto incontrarLa,ad oggi 10 agosto 2010,a distanza di quasi tre mesi, non è dato nemmeno sapere il perché di questo silenzio, devo supporre che gli impegni istituzionali non le consentono ancora di ricevere un semplice cittadino e caso strano anche suo elettore! Eppure la sua azione politico-amministrativa doveva essere innovativa , di rottura con schemi vecchi e superati e Le chiedo se non reputa opportuno,eliminare disuguaglianze e discriminazioni che vanno in controtendenza rispetto ad un sistema politico diverso ed innovativo che Ella aveva inteso avviare,ma che oggi si rivela ancora vecchio ,ma soprattutto discriminatorio. Comunque egregio Sig. Presidente avrei voluto fare con Lei alcune considerazioni in riferimento all’evento franoso del 2009 - in data 30.1.2009 viene notificato al sottoscritto e ad altri abitanti delle frazioni Trigiano,Malafarina,San nicola del comune di Belvedere m.mo nella loro qualità di proprietari degli immobili l’ordinanza del sindaco con effetto immediato di inibire l’uso dei medesimi. - in febbraio 2009 viene emanata l’ordinanza 3741 In essa si legge che è necessario ed urgente porre i primi interventi per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita delle popolazioni interessate…… e dispone tra l’altro, art 1 comma 4 c- alla quantificazione dei contributi per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata distrutta in tutto o in parte,ovvero sia stata sgomberata; - i buoni propositi contenuti nell’ordinanza 3741 sono rimasti sulla carta,poi soltanto burocrazia o dichiarazioni di intenti come le sue esternazioni “I disastri, le tragedie non devono essere precedute da annunci, ma solo essere, con tutti i mezzi a disposizione, evitati. E’ per questo che - è passato un anno e mezzo dall’evento franoso tranne i primi interventi relativi alla individuazione dei comuni colpiti,alla quantificazione delle spese sostenute dalle amministrazioni nelle fasi di prima emergenza null’altro,anzi ci troviamo finanche sfrattati perché il comune ,ad oggi,non ha pagato i fitti degli alloggi dove siamo stati sistemati. Ma avrei ,anche,voluto chiederLe :- perché i lavori di messa in sicurezza del territorio non si fanno? e delle nostre abitazioni cosa ne sarà? Perchè tutto è fermo? E gli stanziamenti promessi da Bertolaso? Perché questa nostra situazione di disagio non interessa nessuno? Cosa ha fatto o cosa intende fare la provincia di Cosenza? Perchè non si interviene a livello parlamentare? Comunque il mio augurio è che Ella sia capace di cancellare qualche impegno “ istituzionale” inutile e di dare più ascolto ai cittadini “ normali “. In attesa porgo cordiali saluti. Salvatore Marino - 10.08.2010
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