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2 giugno, medaglia d’onore dello Stato al soldato antifascista Francesco Mazzitelli PDF Stampa E-mail
Scritto da prc circolo di bonifati   

L'infame documento con cui i Nazisti invasori ed i traditori fascisti deportarono l'eroico soldato bonifatese Francesco Mazzitelli nel campo di concentramento tedesco di Ludwigshafen,

all'indomani dell'occupazione dell'Italia da parte dei venduti della Repubblica di Salò e della soldataglia nazista, parla chiaro : è il 1943 e centinaia di migliaia di onorati operai-soldati italiani si rifiutano di entrare nell’esercito criminale della Repubblica di Salò e perciò vengono deportati nei campi di concentramento nazisti, spesso individuati nei luoghi dove si erano rifugiati dalla teppaglia fascista italiana della Repubblica di Salò (ricordiamo a tutti che l’editto contro i soldati antifascisti fu firmato da Giorgio  Almirante e condannava a morte quei soldati che non si fossero arruolati nell’esercito servo di Adolf Hitler e delle Leggi Razziali firmate da Benito Mussolini e da Vittorio Emanuele).

E’ perciò una grande vergogna cittadina che un paese come Bonifati che ha avuto l’onore di dare i natali a veri antifascisti come l’operaio Ciccio Mazzitelli abbia dovuto sopportare la povera deserta inaugurazione di una sede neofascista recentemente a Bonifati.

Cioè un covo di propaganda antidemocratica, dedicato addirittura al gerarca Michele Bianchi della cui vergognosa memoria è stata cancellata traccia dal Comune di Bonifati che già da tempo ha inteso eliminare il nome di questo responsabile della soppressione delle libertà democratiche sostituendolo con quello dell'eroe antifascista Giacomo Matteotti, assassinato per espresso ordine di Mussolini.

Si tratta di una meschinuccia iniziativa a cui si sono iscritti meno di dieci giovincelli che non dispongono della pur minima informazione sui 30 milioni di morti causati dalla guerra di Mussolini ed Hitler, di cui milioni nostri connazionali.

I Comunisti hanno proposto all’Amministrazione Comunale di rendere più numerose nell’arco dell’anno le manifestazioni come quelle del "Giorno della Memoria" dove il Comune ospita ormai da 4 anni i sopravvissuti Ebrei, Rom ed Omosessuali scampati o testimoni della persecuzione e sterminio voluti da Benito Mussolini (compare di Michele Bianchi).

La migliore risposta a questa provocazione antidemocratica sta nell’accelerare l’intitolazione della piazza d’ingresso alle scuole agli "Internati del Campo di Concentramento fascista di Ferramonti" voluto a Tarsia dai fascisti come Michele Bianchi.

Si sottolinea che nel giardino delle stesse scuole a Cittadella fu piantato dagli alunni un ulivo della Pace ed una targa in ricordo proprio degli ebrei e degli antifascisti deportati o morti a Ferramonti di Tarsia.

I familiari di Francesco Mazzitelli saranno affiancati nella cerimonia del 2 Giugno ore 11 a Cosenza in Piazza XI Settembre dal Sindaco di Bonifati Compagno Antonio Mollo e da altri cittadini bonifatesi antifascisti. Partito della Rifondazione comunista circolo di Bonifati - 31.05.2010

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