Belvedere, dieci mesi dopo l'evento franoso |
![]() |
![]() |
![]() |
Scritto da salvatore marino | |||
Gennaio 2009 Belvedere m.mo frana, In data 18.2.2009 viene emanata l’ordinanza 3741. Ordinanza del presidente del consiglio dei ministri per i primi interventi di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi avversi che hanno colpito il territorio della regione Calabria nel mese di gennaio 2009. Nell’ordinanza si legge che è necessario ed urgente porre i primi interventi per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita delle popolazioni interessate…… e dispone tra l’altro, art 1 comma 4 c- alla quantificazione dei contributi per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata distrutta in tutto o in parte,ovvero sia stata sgomberata; comma 4 e –alla quantificazione del fabbisogno per la concessione dei contributi per il ripristino dei beni immobili gravemente danneggiati dagli eventi calamitosi; comma 14 al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari danneggiate o rese inagibili,ed il ritorno alle normali condizioni di vita,il Commissario delegato –presidente Loiero-nei limiti delle risorse assegnate ,procede in accordo ed ai sensi degli art. 3 e 4 dell’ordinanza di protezione civile 3734del 16.1.2009; In data 6.4.2009 il presidente Loiero emette due ordinanze per i primi interventi urgenti l’on.Loiero nominato commissario delegato per il superamento del contesto emergenziale…..,si avvale, in qualità di soggetti attuatori, dei Prefetti delle province interessate, nonché, quanto agli interventi ed alle azioni di prevenzione e difesa del rischio idraulico ed idrogeologico, dell’Azienda forestale della regione Calabria; in data 14.10.2009 successivamente alla costituzione del comitato provinciale il presidente Oliverio in una riunione ad indirizzo idrogeologico, ha esternato il suo pensiero “I disastri, le tragedie non devono essere precedute da annunci, ma solo essere, con tutti i mezzi a disposizione, evitati. E’ per questo che Questo il percorso burocratico calabrese in riferimento agli eventi franosi che hanno sconvolto Ad oggi,tranne i primi interventi relativi alla individuazione dei comuni colpiti,alla quantificazione delle spese sostenute dalle amministrazioni nelle fasi di prima emergenza null’altro. Nulla che potesse sollevare il morale o alleviare i disagi di chi come me ha dovuto abbandonare la propria abitazione per i gravi danni subiti dalle frane. Ad oggi non è dato sapere se le nostre abitazioni potranno mai essere messe in sicurezza,se e quando potremo rientrare nelle nostre abitazioni,se i sondaggi fatti successivamente agli eventi calamitosi danno indicazioni relativamente ai movimenti delle frane ;forse perché ai tecnici non interessano i disagi delle famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni,ma le parcelle!a noi ,per il momento è sufficiente rileggere il pensiero del presidente Oliverio! I buoni propositi contenuti nell’ordinanza 3741 sono rimasti sulla carta,poi soltanto burocrazia! Il Commissario delegato –presidente della regione Calabria-delega le provincie che costituiscono i comitati provinciali e così’ il l’iter burocratico si allunga sempre più sembra la catena di sant’antonio!,mentre tutto tace il tempo passa inesorabile,sono passati 10 mesi dall’evento! e le piogge? sono arrivate anch’esse con continuità e violenza,e i rischi idrogeologici ed idraulici restano e pensare che l’art.1 comma 2 dispone-….il Commissario delegato si avvale …………….. quanto agli interventi ed alle azioni di prevenzione e difesa del rischio idrico ed idrogeologico dell’azienda forestale della regione Calabria,ma chi ha mai visto i forestali? In Calabria ,come a Messina ed all’Aquila, è stato dichiarato lo stato di calamità naturale ,però, mentre a Messina ed all’Aquila si ricostruisce e si torna alla vita normale in Calabria ancora oggi si pensa alla costituzione di Comitati provinciali o meglio si delega sempre e comunque qualche altro ente. Chiedo al presidente della regione:- perché i lavori di messa in sicurezza delle nostre abitazioni non si fanno? Perché non si ricostruisce? Perchè tutto va a rilento?perchè questa situazione di disagio non interessa nessuno?siamo forse figli di ignoti che non fanno parte della Repubblica italiana?o forse perché le frane hanno provocato solo danni alle cose e non hanno avuto una certa risonanza nazionale o forse perché la situazione di crisi non è stata gestita decentemente dalla amministrazione di turno? La verità sta nella debolezza della politica calabrese e dei suoi politici ed in particolare nella debolezza delle amministrazioni locali! Certamente ,tra qualche mese all’approssimarsi delle elezioni,i politici locali e regionali si ricorderanno delle frane e………Salvatore Marino - 08.11.2009
|