Poche ore ancora per la chiusura della campagna elettorale e dopo una breve pausa di “riflessione”, fra l’altro limitata a mezza giornata, i cittadini esprimeranno con il voto, speriamo consapevole e cosciente, il proprio consenso ad una coalizione che dovrà amministrare il comune per i prossimi delicati e non certo facili cinque anni.
E’ comprensibile che il candidato a Sindaco, di qualsiasi formazione, cerchi di sostenere argomenti, fatti, circostanze vere o similvere, che ritiene significativi o di effetto per carpire il consenso, specie dell’elettore distratto e meno interessato a seguire i processi amministrativi e politici del proprio paese, non alimentando polemiche inutili e demagogiche, tensioni varie che non contribuirebbero in seguito a risolvere i tanti problemi. Ognuno si attribuisce meriti e paternità sulle cose fatte ed esprime disappunto, inefficienze sulle cose che altri Sindaci pro tempore non hanno fatto: diciamo che tutto questo rientra nella “dialettica della campagna elettorale”. Ritengo, comunque, che chi si assume la responsabilità di governare un Paese, perché investito della fiducia del “Popolo sovrano”, ha il dovere morale e sostanziale di dare le riposte possibili e concrete alla soluzione dei problemi, senza innalzare inutili vessilli o attribuirsi pagelle e punteggi vari. La forza e la capacità di chi guida una coalizione, a volte eterogenea, con persone di provenienza, cultura e formazione politica diversa, deve possedere carisma, personalità ed infondere a tutti serenità, speranza che qualcosa cambi, che il cittadino si senta compartecipe degli eventi che si verificheranno durante l’azione amministrativa e che possa convivere e socializzare. Le divisioni o i contrasti , che non provengono da una corretta dialettica politica o sui problemi , tendono a dividere sempre di più il tessuto umano, a rendere i rapporti interpersonali o familiari difficili ed irrecuperabili . Il candidato Sindaco deve avere l’autorevolezza di guidare la coalizione , i tanti bravi giovani , pieni di speranze e sogni, ad essere propositivi ed a volte più consapevoli del momento congiunturale ed occupazionale che viviamo, bandendo polemiche e atteggiamenti che possono compromettere la pax sociale . Da cittadino che ascolta , osserva , mi auguro che in nome della pseudo politica non si contribuisca ad inclinare i rapporti tra le persone e principalmente tra i componenti delle stesse famiglie. Giuseppe Mistorni ex consigliere regionale - 04.06.2009
|