Riccardo Ugolino è ufficialmente il candidato a sindaco del Partito Democratico di Belvedere Marittimo. Una investitura "bulgara": nessun altro candidato contro il "leader maximo" del centrosinistra locale, arrivata dalla base del partito che si è riunito domenica per decidere sui nominativi per le amministrative e provinciali.

Infatti con la nomina di Ugolino si consuma ufficialmente la spaccatura con l'attuale sindaco Mauro D'Aprile, anch'egli del Pd, e si consolida invece il legame con l'assessore provinciale Rachele Ciponte, che ha fortemente sostenuto il nome di Ugolino. Un'eventuale candidatura del sindaco avrebbe portato il partito alle primarie, circostanza non vista di buon occhio da D'Aprile, non potendo contare, il sindaco, se non su una minima parte di tessere. Un'occasione servita per candidarsi ufficialmente con una propria lista, con parte degli attuali consiglieri di maggioranza. Ma con la candidatura di ieri Ugolino smentisce se stesso, allorquando il 28 marzo dello scorso anno, ad un articolo apparso sulla "La Provincia Cosentina", in merito al "totosindaci" il vicesindaco rispondeva: "È prassi politica ricandidare il sindaco uscente". E anche il Pd smentisce se stesso quando indicava D'Aprile come "sindaco che ha operato bene, e i Partiti di Centrosinistra, che compongono l'attuale maggioranza giudicano positivamente la sua azione amministrativa".Questo a marzo del 2008. Ed ora cosa è cambiato? Che il partito si è ricompattato attorno a Ugolino e alla Ciponte, mettendo alla berlina il sindaco e tutto il suo entourage. Nella riunione di domenica il Pd ha espresso anche un nominativo di tutto rispetto per le elezioni provinciali: si tratta di Salvatore Imperi, commercialista. Toccherà a lui raccogliere il consenso del centrosinistra in un collegio sino ad ora imperato da Ernesto Magorno, l'attuale sindaco di Diamante. Sul fronte delle amministrative intanto, appare sempre più consistente la candidatura di Enrico Granata con accanto Ciro Campilongo, il quale dovrebbe optare per un posto alla Provincia accanto a Pino Gentile. Rimangono ancora su posizioni intransigenti il Pdl e Rinascimento. Il partito berlusconiano spinge ancora per un rinnovamento della classe dirigente, mentre il movimento civico cercherà di formare una lista con a capo nuovamente Vincenzo Carrozzino, ma non è esclusa un'alleanza con il Pd. E i Repubblicani? Dopo l'uscita non proprio elegante con tre nominativi da candidare a sindaco (strategia atta a sganciarsi da accordi precostituiti) finiranno per legarsi con la lista di Enrico Granata o del Pdl. Antonello Troya - 20.04.2009