Nella tua pubblicazione del 24/02 dal titolo "Legalità contro l'illegalità" poni la domanda: "Come dimenticare il rifiuto di solidarietà verso i lavoratori della Foderauto Bruzia solo perchè una componente del gruppo, non ne ha avuto Lei in precedenza ?".

Dato che ci conosciamo personalmente, potevi anche fare il mio nome e cognome, anche perché, quando ho ritenuto giusto parlare della Foderauto Bruzia, l'ho sempre fatto apertamente e liberamente, assumendomi le responsabilità delle mie dichiarazioni e delle mie azioni.  Rispondo quindi alla tua domanda specificando in primo luogo che il mio avvicinamento al Gruppo Rinascimento è stato motivato dal fatto che, a mio parere, sia stato l'unico gruppo a prendere posizione in favore dei lavoratori della Foderauto Bruzia con coraggio, con lucidità, in modo continuo e con la massima solidarietà nella lenta agonia alla quale abbiamo assistito e che ho vissuto in prima persona. Non mi piace che tu venga ad argomentare e a tirare in ballo questa faccenda dolorosa per tutti coloro che hanno perso il proprio posto di lavoro, perché lo fai per i tuoi fini politici. Non mi piace perché ti posso assicurare che negli ultimi anni, i lavoratori della Foderauto Bruzia hanno sentito fin troppi discorsi e belle parole lanciate per cercare di tirare l'acqua al proprio mulino. Ho personalmente assistito in periodo elettorale a memorabili discorsi in assemblea, sfilavano gli uni dopo gli altri e non farò nomi perché sinceramente, dato le barzellette che hanno avuto il coraggio di raccontare spudoratamente a chi stava per perdere il proprio lavoro, ho voluto rimuovere questi nomi.
Infine, io ritengo, contrariamente a quanto affermi, di avere ricevuto tanta solidarietà da parte dei miei ex-colleghi e questa solidarietà mi viene ancora oggi manifestata con qualcosa che per me non ha prezzo: il saluto caloroso di chi ha saputo valutare quanto ho detto e fatto. Certamente, c'è chi invece oggi mi ha tolto il saluto, ma di questo, ne vado fiera.La tua conclusione "Ormai prossimi alle consultazioni elettorali, tra crisi e frane, compresa quella amministrativa, la popolazione Belvederese, conoscendo questi politicanti, sarà presa da un gran dilemma: non di scegliere la lista migliore, ma quella che è meno peggio." indica chiaramente che il tuo accenno alla vicenda Foderauto Bruzia, come i tuoi accenni al dissesto Belvederese, hanno prettamente uno scopo politico. Allora, vedi, io penso che non si possa, dal punto di vista etico, voler tirare personale vantaggio, girando il coltello nella piaga, sicuramente ancora aperta, dei miei ex-colleghi. In conclusione, vorrei solo comunicarti un mio credo personale : la gente non è stupida e non è bello speculare sulla vicenda Foderauto Bruzia per fini elettorali; io non l'ho mai fatto ne lo farò, perché, vedi, sono nata in un paese dove il cittadino si reca da solo alle urne, con un proprio pensiero politico e dà il suo voto a chi pensa sia in grado di rappresentarlo degnamente. E inoltre, credo profondamente che il voto rappresenti la massima espressione della nostra libertà e della nostra individualità. Tanto dovevo. Lettera firmata - Gruppo Rinascimento - 26.02.2009