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Consumo del suolo zero (?) e Piano Casa. La continuità dell’Amministrazione Granata PDF Stampa E-mail
Scritto da d.capano - g.martucci (ora) - r.ugolino (pd belvederecambiaverso) - v.carrozzino (rinascimento)   

Che il Sindaco Granata non abbia compreso (?), negli anni, l’importanza fondamentale di una  pianificazione sostenibile del territorio, lo dimostra la cementificazione, il degrado ambientale, uno sviluppo urbanistico disordinato.

Le ultime scelte di indirizzo politico amministrativo: delibera consiliare “Consumo del suolo zero”  e delibera consiliare “Piano Casa”, che costituiscono la summa del “Granata pensiero” sintetizzabile in “più cemento più sviluppo”, continuano nella direzione sbagliata, intrapresa nel lontano 1994.

Infatti, l’adesione al principio del consumo del suolo zero, ai sensi dell’art.27 quater della legge urbanistica regionale, dà la possibilità ai Comuni di mantenere nel nuovo Piano Strutturale Comunale (Psc), le aree non utilizzate nel vigente Piano regolatore.

Un piano Regolatore sovradimensionato, come attestano i tecnici redattori del Psc, attuato prevalentemente nella parte residenziale, mentre è del tutto assente la realizzazione di infrastrutture e servizi pubblici: parcheggi, aree a verde, parco giochi.

Così, invece, di favorire i processi di trasformazione e riutilizzazione  del patrimonio edilizio esistente, in modo da limitare  l’occupazione di suolo e impedirne il depauperamento  irreversibile;

anziché perseguire scelte strategiche di assetto del territorio per tutelarne l’integrità fisica, ambientale e culturale;

si sceglie la via di una nuova e aggressiva edificabilità. Altro che consumo del suolo zero.

Inoltre, il tentativo di estendere l’applicazione del Piano casa alle residenze e alle abitazioni nelle aree ricadenti nella sottozona A3 (Calabaia) nonostante un vincolo ne vieti tassativamente gli aumenti di volumetria, sventato dalla determinazione e dall’azione incisiva dell’Opposizione consiliare, evidenzia una concezione distorta del corretto utilizzo territorio.

La legge regionale calabrese, così come quella nazionale, era  finalizzata al rilancio dell'economia mediante il sostegno all'attività edilizia, ma se in altri cicli di crisi economica, tale soluzione ha avuto una sua valenza, è apparsa da subito  discutibile la sua efficacia in una crisi economica che ha avuto origine da un fenomeno speculativo anche di natura immobiliare e che, nello specifico calabrese, si pone a conclusione di un lunghissimo ciclo di produzione edilizia fortemente eccedente il fabbisogno.

Pertanto i consiglieri comunali di opposizione, invitano l’Amministrazione Granata a invertire la direzione di marcia:

  • riservando la nuova edificabilità all’edilizia agevolata e sovvenzionata, con riguardo ad anziani e giovani coppie;
  • favorendo il recupero del patrimonio edilizio esistente, peraltro gravemente soggetto a rischio sismico, per finalità turistiche;
  • investendo in infrastrutture e servizi pubblici i quali, oltre a garantire buona occupazione, sono indispensabili per riqualificare il territorio e attrarre nuovi flussi turistici.

Daniela Capano - Giovanni Martucci (gruppo consiliare Ora)

Riccardo Ugolino (gruppo consiliare Pd – Belvederecambiaverso)

Vincenzo Carrozzino (gruppo consiliare Rinascimento)

10.03.2017

 

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