donne medico, impegno che va al di là del camice: l’Associazione Italiana Donne Medico. Una sezione anche sul Tirreno cosentino |
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Scritto da comunicato stampa | |||
Sabato 18 febbraio, alle ore 11.00, presso il Museo DAC di Diamante (CS), Piazza Andrea Di Maio 1, si terrà la Conferenza Stampa di presentazione della neo-costituita Sezione “Riviera dei Cedri” dell’A.I.D.M. (Associazione Italiana Donne Medico). Parteciperanno alla manifestazione, la Presidente Nazionale dell’AIDM, dott.ssa Caterina Ermio, il Direttore del Distretto Socio-Sanitario “Tirreno”, dott.ssa Giuliana Bernaudo, la presidente della sezione AIDM di Cosenza, dott.ssa Teresa Papalia, la Segretaria dell’Ordine dei Medici di Cosenza, dott.ssa Agata Mollica, l’on. Ernesto Magorno, sindaci ed amministratori locali, rappresentanti dell’associazionismo e del volontariato.
La Sezione, come dichiarano le socie fondatrici, è nata per volontà di un gruppo di medici che lavorano e vivono, appunto, sul territorio della Riviera dei Cedri e che hanno avvertito l’esigenza di collaborare e focalizzare l’attenzione sul ruolo della donna medico nel campo sanitario e nella società.
L’Associazione Italiana Donne Medico (AIDM) è una società scientifica nata nel 1921. Ha collegamenti internazionali importanti, fa parte della Medical Women International Association (MWIA); dal gennaio 2011 è accreditata in qualità di Provider standard dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua in Medicina.
Gli scopi che l’Associazione si pone sono molteplici e riguardano la valorizzazione del lavoro della donna medico in campo sanitario, la promozione, la collaborazione e la formazione scientifico-culturale delle stesse cooperando con altre associazioni italiane e estere in modo prioritario con quelle della comunità europea. E ancora: la collaborazione con il ministero della Salute, regioni e aziende sanitarie, organismi e istituzioni pubbliche, elaborando trial di studio nonché linee guida in simbiosi con le società scientifiche nel rispetto della legislazione vigente, avendo come fine ultimo il mutuo riconoscimento dei crediti formativi a livello nazionale, europeo e internazionale; ed ancora, incoraggiare le colleghe più giovani e meritevoli con premi e borse di studio.
Ampiamente presente in Italia, con 56 sezioni e più di 2000 iscritte, l’Aidm mancava nel territorio della “Riviera dei Cedri”. “Con questo incontro inaugurale – dichiarano le fondatrici - vogliamo dare inizio ad un percorso che possa coinvolgere il maggior numero possibile di colleghe affinchè noi donne medico possiamo iniziare ad occuparci finalmente anche di noi, dei problemi che incontriamo esercitando la nostra professione e che viviamo quotidianamente in questa società”.
“Vivere il lavoro di medico come donna, a cui viene in genere demandato il carico del lavoro di cura familiare, richiede difficili equilibrismi di conciliazione, comporta spesso disagio, fatica, riduzione di tempo libero, rinunce professionali e penalizzazioni economiche, sia durante la vita professionale che a livello pensionistico”. comunicato stampa - 16.02.2017
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