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Belvedere, costituito il comitato per il Sì al referendum costituzionale PDF Stampa E-mail
Scritto da ugo massimilla   

Il Circolo del Partito Democratico di Belvedere ha aderito alla costituzione del Comitato del Sì per il Referendum, annunciando una mobilitazione generale per informare i cittadini sulla svolta epocale per il nostro Paese che può rappresentare la vittoria del “Sì”.

Dunque, saremo in prima linea per sostenere il processo riformatore - voluto dal premier Renzi e dal ministro Boschi -  di cui l’Italia ha fortemente bisogno, riducendo i costi del Parlamento a carico dei cittadini; migliorando efficienza e celerità dei processi legislativi, assicurando una legislazione più efficace e un governo stabile e duraturo, non più ostaggio di maggioranze ballerine.

Un cambiamento che darà un nuovo volto al Paese e al sistema delle Autonomie locali anche in termini di maggiore rilevanza ed incisività delle realtà territoriali nelle scelte strategiche nazionali e di un più razionale assetto dell’architettura istituzionale.

Dopo il grande successo per il Governo guidato dal Premier Renzi, il primo nella storia della Repubblica ad aver consumato positivamente quasi tutti i passaggi istituzionali parlamentari, ci prepariamo con entusiasmo e desiderio di partecipazione a questa nuova decisiva sfida.

Il tramonto dell’esperienza del bicameralismo perfetto discende da un’analisi storica puntuale dei processi legislativi che ha suggerito l’opportunità di eliminare un doppione o comunque un fattore di ritardo. Si ridurranno così i costi della politica e si darà vita ad un nuovo Senato espressione delle Autonomie locali.

Il rinnovamento delle Istituzioni democratiche - che ha spezzato quella inflessibile tendenza conservatrice del Paese - vede anche ridefiniti ruolo e compiti delle Regioni nel quadro di un riparto di competenze che, da nebuloso diviene chiaro e preciso, con positive ricadute sull’efficienza complessiva del sistema.

Riportate “al centro” competenze fondamentali come la tutela della salute, il commercio estero, la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia che, per loro natura, non possono essere delegate ai livelli decentrati di governo.

La Costituzione italiana meritava un intervento di revisione anche sulla base delle mutate condizioni storiche.

La nuova architettura istituzionale si completerà con l’abrogazione definitiva delle Province, con la soppressione del Cnel e con una serie di innovazioni che rafforzeranno gli strumenti di democrazia diretta e il principio della parità di accesso alle cariche elettive. Un altro passaggio significativo è il regionalismo differenziato e cioè la possibilità di riconoscere con legge bicamerale forme e condizioni di autonomia ulteriori, a condizione del rispetto dell’equilibrio di bilancio.

Ci auguriamo che la riforma sia compresa e sposata dai cittadini quale occasione storica per il Paese. Noi ci batteremo perché prevalga il “Sì”, consapevoli dello spirito che anima la riforma, nel segno del rinnovamento per il progresso dell’Italia e del futuro degli italiani. avv. Ugo Massimilla segretario del Circolo PD di Belvedere Marittimo - 16.05.2016

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