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consuntivo 2015, il voto contrario del gruppo "Ora". Ecco il perchè... PDF Stampa E-mail
Scritto da barbara ferro - eugenio greco   

Si è riunito il 02 maggio scorso, in seconda convocazione, il Consiglio Comunale di Belvedere Marittimo avente come unico punto all’ordine del giorno l’esame e l’approvazione del conto consuntivo esercizio finanziario 2015.

La prima convocazione fissata per sabato 30 aprile era andata infatti deserta per la clamorosa assenza di tutti i consiglieri di maggioranza. All’appello delle 18,30 erano presenti i componenti della minoranza unitamente all’unico consigliere di maggioranza Maria Donato.

Nella relazione i consiglieri Ferro e Greco hanno sottolineato l’incapacità della maggioranza di riscossione dei tributi locali. L’evasione  tributaria è infatti stimata nel 35 40%. Il Gruppo “Ora” ha ribadito di essere contrario alla esternalizzazione dei servizi, che non hanno portato ai risultati sperati, e invita, l’esecutivo ad utilizzare le somme stanziate per le esternalizzazioni, per la  formazione del personale che ha capacità, esperienza e potenzialità adeguate al compito da svolgere. La scelta ritenuta errata dalla minoranza di esternalizzare i servizi è incompatibile, per il gruppo Ora, con le indennità dirigenziali.

Incapacità di riscossione che comporta il continuo ed illegittimo ricorso alle anticipazioni di cassa, più volte eccepito anche dalla Corte dei Conti, che provoca inevitabilmente un risultato oneroso per le casse dell’Ente che è costretto a pagare molte somme per interessi passivi.

Incapacità dell’amministrazione comunale di far quadrare i conti che comporta l’impossibilità dell’Ente a porre fine all’annoso problema riguardante la Polizia Municipale.

Polizia municipale che, stante la carenza sul territorio di altre forze di vigilanza, potrebbe rappresentare un punto di riferimento per la sicurezza dei cittadini, mai come negli ultimi tempi messa a dura prova.

IL Gruppo Ora ha ancora una volta censurato le reiterate ordinanze contingibili ed urgenti che il Sindaco utilizza in modo sistematico per affidare importanti servizi, infischiandosene dei continui richiami della Corte dei Conti e delle leggi vigenti.

Per questi motivi , il gruppo consiliare “Ora”, con i consiglieri Barbara Ferro ed Eugenio Greco, ha espresso voto contrario al rendiconto 2015. Barbara Ferro - Eugenio Greco gruppo consiliare "Ora" - 07.05.2016

 

Di seguito la relazione completa con la dichiarazione di voto

Con il Bilancio Consuntivo, l’Amministrazione presenta i risultati definitivi della gestione economico-finanziaria relativa all’anno precedente.

Dalla lettura della relazione che accompagna la delibera di approvazione del Bilancio Consuntivo, esclusa la solita enfasi letteraria, non si notano differenze in termini di investimenti e di contenimento della spesa.

La relazione al Conto Consuntivo 2015, comunque, poteva tranquillamente essere omessa. Invece di pubblicarla, infatti, la Giunta avrebbe potuto rimandare alla lettura delle relazioni relative agli anni precedenti, evitando di offendere le intelligenze dei consiglieri, atteso che questa ultima relazione non è altro che un semplice copia e incolla delle precedenti.

Ma andiamo nel merito.

Il rendiconto 2015 presenta il superamento di tre parametri su dieci, ai fini dell’accertamento della condizione di Ente strutturalmente deficitario, confermando tutte le criticità (anticipazioni di tesoreria, residui, mancata riscossione, costi dei servizi) a suo tempo esposte dal gruppo “Ora” circa le previsioni “ottimistiche” contenute nel bilancio di previsione relativo al medesimo anno.

La lettura delle voci di bilancio dimostra, ancora una volta, che questa Amministrazione è incapace di pianificare e di riscuotere le tasse.

Criticità più volte evidenziata dalla Corte dei Conti. Criticità evidenziata anche dal Revisore dei Conti. Il revisore, facendo proprie le eccezioni sollevate dalla Corte dei Conti, invita l'Ente a vigilare sulla tempistica e corretta riscossione delle partite iscritte a ruolo per evitare ulteriori aggravi di spese legate alla durata dell'incarico di riscossione ed intervenire per evitare che il protrarsi del tempo faccia presumere la probabile insolvenza dei contribuente prima della prescrizione.

Sono oltre € 3.500.000.00 i residui attivi, cioè di entrate accertate  e non riscosse, relative alla ex Tarsu oggi Tari, ed € 906.000,00 i residui attivi relativi al servizio idrico. Cifre che confermano le difficoltà ad incassare e quindi ad investire per colpa di un’evasione troppo alta.

La scarsa capacità di riscossione non è , però, il risultato, così come ancora una volta scritto nella relazione illustrativa al conto consuntivo, «della crisi economica», ma deriva dall’incapacità dell’Ente di recuperare risorse dall’evasione tributaria stimata nel 35-40%. Anche la strada scelta dall’Ente di affidare a società esterne l’accertamento e il recupero dei tributi non ha portato ai risultati sperati.

Il Gruppo “Ora” ribadisce di essere contrario alla esternalizzazione dei servizi e invita ad utilizzare quelle somme stanziate per le esternalizzazioni per l’ulteriore formazione del personale che ha capacità, esperienza e potenzialità adeguate al compito da svolgere. Viceversa, affidando a società esterne le attività predette, bisogna necessariamente rivedere le indennità dirigenziali, le quali, a questo punto, rappresentano una duplicazione di costi. O l’uno o l’altro.

Inoltre, anche per ciò che riguarda i criteri di premialità per il personale, quale riconoscimento del merito e della valorizzazione dell’impegno e della qualità della prestazione individuale,  questi vanno riconosciuti solo al raggiungimento degli obiettivi programmati. Dalla lettura del Conto Consuntivo si evince che solo in parte quegli obiettivi sono stati raggiunti, sicuramente gli  obiettivi non sono stati raggiunti con riferimento alla percentuale di riscossione sull’accertato ICI, IMU e TARSU.

Si rileva ancora che il Revisore dei Conti dr Giuseppe Longo, nonostante abbia espresso parere favorevole al rendiconto dell’esercizio finanziario 2015, fa suoi, riportandoli testualmente, tutti i rilievi critici sollevati dalla Corte dei Conti con Deliberazione 78/2015 e più precisamente: “quanto all’attività di accertamento e riscossione dell’ICI, nonché all’accertamento e riscossione della TARSU. La Corte dei Conti, difatti, (insieme con il Revisore dei Conti) ricorda all’Ente che l’omessa riscossione di tasse ed altri tributi comunali, nei termini di prescrizione, può determinare ipotesi di danno all’erario a carico dei soggetti preposti a tale attività.

Problematiche per le quali ad oggi non si intravede alcuna soluzione.

L’Ente comunale, nonostante abbia adottato l’affidamento dell’accertamento e recupero dei tributi a società esterne, quale misura correttiva delle criticità sollevate dalla Corte dei Conti, misura comunicata alla Corte dei Conti con nota del 16.03.2016, non ha conseguito alcun apprezzabile risultato che possa essere efficace all’inversione della ormai storicizzata tendenza.

Infatti, tramite questa operazione, si è riusciti a riscuotere una somma pari ad appena il 10,19% sull’accertato (per IMU e TARSU). Percentuale che certifica senza ombra di dubbio, l’inadeguatezza delle misure adottate.

Inadeguatezza delle misure che comporta il continuo ricorso ad anticipazioni di cassa, che dovrebbero, viceversa, essere finalizzate a sopperire a momentanee deficienze e che dovrebbero trovare applicazione solo in ipotesi eccezionali.

Questo Ente, facendone un continuo, ripetuto e ampio ricorso, fa rilevare una situazione ormai patologica, denotando difficoltà nella gestione di flussi di cassa e uno stato di precarietà degli equilibri in relazione alle scadenze delle obbligazioni assunte dall’Ente.

Tale modo di operare, più volte rilevato quale aspetto negativo, dalla Corte dei Conti, provoca inevitabilmente un risultato oneroso per le entità delle somme maturate a titolo di interessi passivi che ogni anno l’ente è costretto a pagare.

Tutto questo dimostra l’incapacità di questa amministrazione di gestire l’Ente in modo corretto e che dovrebbe suggerire alla stessa di fare un passo indietro.

Si legge sempre nella relazione illustrativa al conto consuntivo 2015, che lo si ripete si differenzia dalle predenti solo per la presenza di qualche numero diverso, «la grande soddisfazione di questa maggioranza, proviene dall' aver saputo mettere in atto una attenta politica di contenimento della spesa». Un dato che contrasta con le cifre e spese reali.

Ci riferiamo al costo di utenze e canoni per telefonia € 50.000 che non è variato nel tempo nonostante la continua diminuzione delle offerte tariffarie.

Ci riferiamo al costo delle utenze e canoni per energia elettrica, circa € 600.000, importo che non varia rispetto agli altri anni. Solo con l’utilizzo della lampadine a led si inciderebbe e di molto su questo costo. E’ un’utopia, inoltre, che l’ente programmi l’installazione di impianti fotovoltaici che nel giro di pochi anni abbatterebbe quasi interamente il costo dell’energia.

Ci riferiamo alle reiterate ordinanze contingibili ed urgenti che il Sindaco utilizza in modo sistematico per affidare importanti servizi quali la lettura dei contatori dell’acqua, la gestione degli impianti di pubblica illuminazione, la manutenzione delle pompe di sollevamento, i rifiuti, infischiandosene dei continui richiami della Corte dei Conti e delle leggi vigenti.

Un altro aspetto negativo è il mancato rispetto della spesa per il personale che comporterà a titolo di sanzione, il divieto assoluto e inderogabile a carico dell'Ente di procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo, e con qualsivoglia tipologia contrattuale.

Per tale motivo l’Ente sarà impossibilitato, a causa delle sue inettitudini, a porre fine all’annoso problema riguardante la Polizia Municipale: un ottimo “aiuto” per non procedere alla copertura del posto di Comandante di P.M. Polizia Municipale che, stante la carenza sul territorio di altre forze di vigilanza, potrebbe rappresentare un punto di riferimento per la sicurezza dei cittadini, mai come negli ultimi tempi messa a dura prova. Problema che non è ritenuto tale dall’Ente se è vero come è vero che nella relazione inviata lo scorso 16/03/2016 alla Corte dei Conti il Sindaco scrive, al punto 12, che non vi è la necessità di nuove assunzioni.

Senza un’adeguata programmazione non si potranno mai rivendicare e raggiungere risultati positivi nella gestione dell’Ente, ma risultati solo all’apparenza positivi e frutto di operazioni di doping finanziario basato su fittizie entrate.

Ribadiamo che è necessario prevedere una seria riprogrammazione delle attività dell'Ente, che questa amministrazione ha dimostrato di non essere in grado di operare.

Ritenuta la continuità nel modo di gestire questo Comune, più volte censurato formalmente dai giudici contabili, palesiamo il nostro voto contrario all’approvazione del conto consuntivo 2015.

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