Falso allarme o meno, sabato 2 aprile al Teatro Rendano di Cosenza, la prima nazionale di “Francesco De Paola, l’Opera”, non c’è stata. Era iniziato da poco lo spettacolo dedicato al Santo, in onore dei seicento anni dalla sua nascita, quando all’improvviso gli spettatori – teatro al completo - hanno visto riaccendersi le luci di tutto il Rendano.

“Una trovata degli sceneggiatori”, si è pensato, ma invece il pubblico presente in sala è stato invitato dagli addetti alla sicurezza e dalle forze dell’ordine, ad abbandonare urgentemente la struttura. Così è stato: il pubblico si è diretto verso le uscite, con molta compostezza. Una telefonata anonima fatta al centralino dei Vigili del Fuoco, è stato detto da subito, ha annunciato la presenza di un ordigno esplosivo. Le autorità sono intervenute per effettuare i dovuti controlli all'interno della struttura teatrale. “ Lo spettacolo, ha annunciato la Polizia, è stato annullato”. L'opera era già iniziata da circa trenta minuti quando è arrivata l'inevitabile disposizione di sicurezza. “Da qualsiasi parte provenga, questi i commenti immediati, si tratta  comunque di una vigliaccata”. Le abbiamo sentite tutti le parole di tutti coloro che hanno espresso il proprio disappunto di fronte ad una notizia tanto clamorosa: i protagonisti dell’opera che hanno lavorato con tanta passione  per mettere in scena l’opera dedicata a San Francesco di Paola, la sera del 2 aprile in piazza, davanti al Teatro Rendano a Cosenza. Al contempo però, non si sono lasciati scoraggiare e fuori dal teatro, hanno intonato un canto davanti al pubblico radunato in piazza XXV Marzo. Poco dopo un nuovo annuncio: “Si torna in scena domani alle ore 16.00. Cerchiamo di esserci davvero tutti: per dimostrare il nostro amore verso il teatro, verso la cultura in generale, per non darla vinta a chi ha voluto offendere questa serata, la prima di questo spettacolo dedicato a San Francesco di Paola”. Lo spettacolo era iniziato molto bene ed aveva dato già l'idea del grande successo. Organizzatori ed attori erano perplessi, perché non è mai capitato un fatto del genere. Il tentativo di infliggere un altro colpo alla cultura e alla creatività però non è riuscito, perché questa vigliaccata alla fine è un “boomerang”, si ritorce su se stessa, perché, lo hanno detto in tanti, ha elargito invece tanta pubblicità in più all’evento, un grande evento al quale assisteremo in tanti, forse molti di più di ciò che si prevede. Adriana Sabato - 03.04.2016