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proposta acquisto/esproprio Castello e Torre di Paolo Emilio, Ugolino scrive al M5s di Belvedere PDF Stampa E-mail
Scritto da riccardo ugolino   

Ho letto con attenzione la documentazione allegata alla vs proposta che, naturalmente, mi sono premurato di acquisire personalmente presso l'ufficio protocollo del nostro Comune.

E' ovvio che conoscessi, come ogni amministratore dovrebbe, il DPR 327/2001, ma rileggerne il testo mi è stato, comunque, utile.

Ciò che ho trovato particolarmente interessante è l'atto di acquisizione del Castello di Montechiaro al patrimonio indisponibile del Comune di Palma, in provincia di Agrigento.

li provvedimento, a firma dei capo settore dell'UTC, dà atto:

- che "il castello di Montechiaro oggi si trova in stato di precario abbandono" con "permanente minaccia di una rovina imminente",

- che il progetto di restauro è stato redatto da tecnici della soprintendenza "sostituendosi alla ditta proprietaria" inadempiente,

- che la determina di acquisizione "era stata preceduta da una serie di atti e da una corrispondenza ultradecennale tra il Comune, la [ditta] proprietaria dei castello e la soprintendenza";

- che da anni il Comùne aveva segnalatoalla Ditta proprietaria "le condizioni gravissime di degrado [del Castello], lo stato di totale abbandono, ... ".

La procedura seguita dal Comune di Palma, che si è conclusa con l'acquisizione dei complesso monumentale al patrimonio pubblico, è stata proposta in più di un'occasione ai Sindaci di Belvedere M.mo:

- per impedire, innanzitutto, che la continua caduta di pietre, provocasse, oltre a possibili danni a persone e cose, l'inesorabile e inarrestabile disfacimento dei Castello angioino aragonese,

- perché l'Amministrazione comunale si sostituisse, poi, alla Proprietà inadempiente, avviando, così, le procedure di acquisizione del bene al patrimonio pubblico.

Quanto sopra dichiarato, è stato ricordato in occasione dell'ultima campagna elettorale per il rinnovo dei Consiglio comunale, durante la quale, peraltro, è stata pubblicata la relativa documentazione, quella più recente:

- la richiesta urgente di "messa in sicurezza", a firma dello scrivente,

- la delibera dei Cons. com. n°86/2010.

Ciò che sicuramente desterà il vostro stupore è che il Consiglio comunale, all'unanimità (presenti n.14- voti favorevoli n.14), invitava il Sindaco a ordinare di eseguire "ad horas" le opere necessarie e di sostituirsi, in casa di inerzia, ai proprietari inadempienti.

Il Sindaco, e questo certamente non vi stupirà, ometteva di dare esecutività all'indirizzo politico amministrativo fornito dal Consiglio comunale.

Dobbiamo, perciò, rassegnarci all'inevitabile disfacimento dei castello, simbolo della nostra città, alla perdita delle nostre radici storiche?

Penso proprio di no e, per questa ragione, apprezzo il vostro impegno, rendendomi disponibile a concordare con voi e la minoranza consiliare ogni iniziativa che possa smuovere le acque stagnanti della politica belvederese.Riccardo Ugolino consigliere comunale - 21.03.2016

P.S. Per quanta riguarda la Torre di Paolo Emilio è possibile attivare  sia la procedura seguita dal Comune siciliano che quella da voi proposta.


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