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Scalea, festa del costume tradizionale PDF Stampa E-mail
Scritto da consorzio pro loco - pro loco scalea   

Sarà presentata  a Scalea, nel suggestivo centro storico contornato da un’ atmosfera antica, tradizionale e suggestiva - giorno Giovedì 6 Agosto alle 20:30 - “ Festa del Costume Tradizionale ” III Edizione - Sfilate, Storia e Tradizioni secondo il progetto “ Costume Tradizionale ”,

il cui fine è quello di far conoscere Usi e Costumi, è un modo per apprezzare meglio la cultura di un luogo come identità e come percorso della nostra storia. Ha dichiarato il Presidente del Consorzio Pro Loco Riviera dei Cedri Antonello Grosso La Valle “ Nella nostra metodologia di sistema / rete  individuando, con la collaborazione e l’impegno delle Pro Loco, Associazioni, Scuole, Istituzioni, un programma di promozione e valorizzazione, nell’essenza della nostra mission : miglioramento della qualità della vita, cittadinanza attiva, solidarietà;  l’obiettivo è quello promuovere, riscoprire e valorizzare le risorse turistiche, culturali, ambientali ed enogastronomiche ( i piatti tipici con la Dieta Mediterranea ), le economie locali, artigianato tipico, artisti locali, cultura popolare e geografica di ogni luogo con un impulso allo sviluppo sostenibile; Sollecitare e sostenere  proposte di legge e nella fattispecie la proposta di Legge Regionale concernente le "Norme per la promozione della cultura folclorica locale"; in poche parole il nostro patrimonio culturale immateriale.

Per “ patrimonio culturale immateriale ” s’intendono le pratiche, rappresentazioni, espressioni, sapere e capacità, che le comunità, riconoscono come parte integrante del loro patrimonio culturale. Ciò che rileva, in particolare, è il sapere e la conoscenza che vengono trasmessi di generazione in generazione e ricreati dalle comunità ed i gruppi in risposta al loro ambiente, all’interazione con la natura e alla loro storia. Il patrimonio immateriale garantisce un senso di identità e continuità ed incoraggia il rispetto per la diversità culturale, la creatività umana, lo sviluppo sostenibile, oltre ché il rispetto reciproco tra le comunità stesse ed i soggetti coinvolti. Il Patrimonio Immateriale, come indicato all’art. 2 della relativa Convenzione del 2003, è individuabile in 5 settori: tradizioni ed espressioni orali, incluso il linguaggio in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale; arti dello spettacolo; consuetudini sociali, riti ed eventi festivi; saperi e pratiche sulla natura e l’universo; artigianato tradizionale. I costumi sono uno dei legami più forti con il proprio passato storico, un modo per riscoprire e ribadire le proprie  irrinunciabili radici. L'abbigliamento in uso nel passato veniva definito costume tradizionale. In particolar modo era utilizzato dalle popolazioni rurali e di montagna nella loro vita quotidiana, di lavoro e di festa. Da alcuni è definito costume popolare poiché indossato dai ceti popolari che non potendo seguire la moda si adattavano alla tradizione. Tuttavia i costumi tradizionali non erano mai banali, ma erano caratterizzati da ornamenti, colori e ricami, a volte molto curati. E' del tutto naturale che anche i costumi tradizionali erano testimonianza della condizione sociale e civile di chi li indossava, della stessa comunità di appartenenza, della località in cui erano in uso e del gusto dell'epoca determinato da quel particolare ambiente. La scarsità di disponibilità finanziarie non consentiva di acquistare stoffe e tessuti costosi, ma era la stessa economia locale a fornire l'occorrente ovvero la lana dei greggi, la canapa dei campi ed anche il lino da filare con i telai a mano piazzati nelle case, così da poter ottenere grosse tele e panno pesante indispensabili alle confezioni. Il buon gusto, la grazia dei capi ed una finezza di lavoro decisamente singolare delle donne che realizzavano questi costumi sopperivano, nella maggior parte dei casi, all'aspetto piuttosto grezzo delle stoffe ed alla irrinunciabile praticità degli indumenti, cui si sacrificava un eleganza ritenuta superflua. Per secoli questi costumi, le loro fogge e la ben determinata fattura locale, le cui origini si collocano presumibilmente sul finire del Medio Evo e il Rinascimento, si tramandarono di generazione in generazione. Spesso il costume era l'unico vestito importante di chi lo portava e si usava per tutta una vita. Si riteneva un bene necessario da lasciare in eredità." Purtroppo sono ben pochi i costumi rimasti e poiché veniva indossato e tramandato da genitori ai figli e così via, hanno subito il logorio dei decenni. Bisogna tuttavia considerare che allora il vestito era un bene essenziale, che doveva essere recuperato per ricavarne altri indumenti:quando non serviva più in un modo veniva tagliato e trasformato in un altro capo utile. Per questa ragione, e per il fatto che non si gettava via niente, ma tutto finiva per l'essere trasformato per ragioni economiche, oggi questi vestiti originari sono pressoché introvabili e in alcuni casi scomparsi del tutto. Attualmente dei costumi tradizionali è oramai rimasta soltanto la funzione simbolica: quella di indumenti caratteristici da indossare in particolari occasioni di folklore e turismo locale a testimonianza dell'attività, della comunità di appartenenza, del luogo d'origine e di un epoca specifica di chi li portava. Tutti aspetti molto importanti, sia dal punto di vista etnografico che storico, di una cultura popolare in cui si affondano le nostre radici più genuine".
C'è bisogno oggi di scoprire le proprie radici e con lo sguardo al futuro le radici di appartenenza ci aiutano a capire l'importanza di tutelare la propria storia locale. Un grazie alla Pro Loco di Scalea per la sua disponibilità e al suo Presidente Giovanni Le Rose unitamente a tutti i collaboratori, presentatrice, acconciatori, attività commerciali, e a tutte le Pro Loco. Quella di Scalea è la terza tappa, ha dichiarato il Presidente Pro Loco Scalea Giovanni Le Rose, in quanto il progetto prevede un percorso itinerante,  si svolgerà a Scalea - nel Centro Storico - molto caratteristico e allo stesso tempo incantevole dove questo progetto ci riporterà indietro con il tempo e dove i nostri sensi si sentiranno immersi nella spettacolare scenografia naturale di un centro storico dove i costumi faranno da cornice al già bel paesaggio e alla grande accoglienza dei residenti. L’iniziativa prevede una sfilata dei costumi, accompagnati dalla divulgazione di alcune note storiche ( Territorio; Costume: materiali,  utilizzo, tradizione popolare, feste, gastronomia, dialetto ), presentazioni  pro loco / associazioni, musiche ed Estrazioni premi. I Presidenti Antonello Grosso La Valle e Giovanni Le Rose danno il Benvenuto e ringraziamenti ai turisti per aver scelto, come meta per trascorrere le vacanze, la Riviera dei Cedri. Consorzio Pro Loco Pro Loco Scalea - 05.08.2015

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