l’importanza del cedro per l’economia della Riviera dei Cedri |
Scritto da consorzio pro loco riviera dei cedri | |||
Nei mesi scorsi il comitato regionale Unesco ha discusso sulla promozione delle eccellenze culturali calabresi per candidarle come patrimonio universale Unesco, tra le tante eccellenze è stato proposto il Cedro della Riviera. Il Cedro della Riviera è stato indicato dal componente Unesco comitato regionale Franco Galiano, tra l'altro presidente della omonima Accademia e studioso dell'agrume da anni. La proposta ha già trovato accoglienza in sedi dell'Alto Tirreno cosentino: le amministrazioni di Santa Maria del Cedro e di Orsomarso (attualmente gli agri produttori più importanti dell'agrume sulla costa tirrenica) hanno già deliberato unanimamente a favore, come pure più recentemente il Consorzio di Bonifica ex Valle Lao si è determinato. Il Consorzio Pro Loco Riviera dei Cedri fin dall’inizio ha dato attenzione e sostegno per fortificare questa candidatura attraverso il suo Presidente Antonello Grosso La Valle, il quale, ha dichiarato: “ La candidatura del Cedro, quale bene patrimoniale dell’ Unesco, rappresenta per tutta la nostra Riviera un momento di riscatto e di sviluppo per un territorio che ha sempre più bisogno di fare squadra e di maggiore intensità programmatica legando nel frutto simbolo e speciale quale il Cedro, la religiosità e la straordinaria cultura ebraica unitamente ai molteplici utilizzi che fa del Cedro un grande fautore di sviluppo socio - economico : nella cucina, nella cosmesi, nella tradizione. Conoscere, conservare, recuperare, sono sentimenti di appartenenza verso la propria terra, verso le proprie tradizioni, verso le figure o gli eventi che di quelle tradizioni sono l’anima. Non si appartiene ad una terra se in quella terra non affonda l’orgoglio delle proprie radici. Consorzio Pro Loco Riviera dei Cedri - 24.02.2015
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