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con l’amarezza nel cuore PDF Stampa E-mail
Scritto da maria grazia cianciulli   

Da educatrice prima e dirigente scolastico poi, iscritta, da oltre 20 anni alla CGIL, mi corre l’obbligo morale prima che civile di denunciare tutta l’amarezza e la delusione provocati dalla recente “ sortita” della CGIL calabrese

che ha duramente attaccato e vilipeso la memoria di un eroe mondiale quale è stato Giovanni Palatucci, questore di Fiume che salvò la vita a migliaia di ebrei.

Mi onoro di essere nata a Montella (AV), paese natale del nostro martire e avendo scelto di vivere in Calabria da oltre 20 anni, abbracciando cause di legalità e civiltà in questa regione, brucia ancor più questa infamia gettata sulla memoria di un irpino che ha dato la vita per la salvezza di tanti ebrei. A distanza di soli pochi giorni dal giorno della memoria in cui nelle scuole ritualmente e sacralmente teniamo vivo il ricordo delle atrocità contro gli ebrei stimolando nei giovani riflessioni nel merito, è quanto mai disdicevole e deplorevole gettare fango ed aprire spiragli di revisionismo su questioni storiche ampiamente documentate dando fiato a cori strumentali di dubbia provenienza e lasciando i nostri giovani nel disorientamento.

La scoperta dell’eroicità di Giovanni Palatucci non è nostra ma degli stessi israeliti che ha salvato , ma ciò non sorprende dal momento che, purtroppo, costatiamo spesso che “nemo profeta in patria”. Negli ultimi 50 anni innumerevoli interventi autorevoli, provenienti dal mondo ebraico, denunciano la mancata valorizzazione del nostro e loro  martire sul suolo natio, mentre, in terra di Israele, gli sono stati riservati i più alti onori. La CGIL non sa forse che nel processo di beatificazione in corso hanno depositato testimonianza oltre  100 ebrei sopravvissuti  che hanno decantato il sacrificio umano di Palatucci. I gesti eroici non hanno bandiere, nazionalità, colori politici né credo religioso!

Il sindacato ha altre urgenze che dovrebbe curare! Lasciasse ad altri, agli storici, ai documentaristi, all’ufficio delle cause dei santi, al mondo scientifico israeliano, il compito di accertare la verità! Lanciare provocazioni di questa portata senza sincerarsi della correttezza delle fonti di informazioni significa esporre l’intero sindacato ad un conseguente e prevedibile stuolo di critiche  e reprimende, anche a livello internazionale,  assolutamente meritate e legittime.

Addolora verificare che,  nella storia, come ancora oggi, purtroppo, chi si batte per la difesa della legalità e della giustizia viene fatto bersaglio di critiche delegittimanti, in maniera strumentale, senza suscitare indignazione pubblica. Le coscienze sono spesso spente o ignave e lasciano spazio a chi vive di polemiche e false battaglie che celano mancanza di concreti obiettivi e impegni sociali o addirittura malafede.

Tale triste episodio non fa altro che rinforzare in me, come in tante altre persone sensibili fortemente toccate, l’intento di spendermi perché venga resa giustizia al nome di Palatucci, perché i nostri giovani sappiano leggere nel REVISIONISMO una minaccia per la democrazia e la legalità, perché la memoria del nostro eroe venga giustamente onorata in tutte le sedi. Già in occasione del giorno della memoria  l’amministrazione comunale di Belvedere ha tenuto un consiglio comunale aperto ai giovani studenti dei licei “ Tommaso Campanella” che hanno omaggiato la memoria di Palatucci con l’intervento di un esperto, l’ispettore Giuseppe Sciacca, il quale ha tenuto un convegno e mostrato documenti nel corso della manifestazione. Prossimamente i giovani liceali di Belvedere metteranno in scena un’opera teatrale su Giovanni Palatucci dal titolo “ Briciole di Luce” scritta dall’ispettore Sciacca, che narra la vera storia del martire irpino.Questa ed altre iniziative spero ripaghino il torto fatto, contribuendo a sanare le ferite di chi la tragedia delle deportazioni l’ha vissuta da vicino e ne porta il ricordo tramandato a livello familiare.

Oltre questo posso fare solo una altro gesto simbolico: restituire la mia tessera ventennale della CGIL con una grande amarezza nel cuore. Il Dirigente Scolastico – Giornalista Maria Grazia Cianciulli - 22.02.2015

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