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"...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?" ovvero lettera aperta al ministro Maria Carmela Lanzetta PDF Stampa E-mail
Scritto da antonello troya   

Gentile Ministro, parafrasando un famoso film degli anni ’80 mi accingo a scriverle questa mia all’indomani della sua visita a Praia a Mare.

E non è un caso che abbia scelto un titolo di film, ironico per l’epoca, e quanto mai amaro nella sua sceneggiatura, per capire i motivi che l’hanno spinta a scendere in Calabria, in questo lembo di terra dimenticato da Dio e dagli uomini.

Mi accingo a scriverle questa lettera aperta con lo stesso garbo che lei ha mostrato arrivando in Comune. Certamente dettato dal suo codice morale e deontologico, nelle vesti di un ministro della Repubblica, un ministro per lo più calabrese, e da donna tenace e combattiva. Ci siamo conosciuti fuori dalla sede municipale. L’ho intervistata chiedendole specificatamente se la sua visita era dettata dall’esito del processo Marlane, visto che lo Stato è in debito con questo territorio, canceroso e povero. Lei ha usato il politicante puro: ovvero che lei si trovava lì per discutere soprattutto di una legge di riordino territoriale… cosa? Ma di che stiamo parlando.. dell’Unione dei Comuni? Ancora? I sindaci, pronti ad ossequiarla, l’hanno ascoltata… forse nemmeno loro ci credono più. Non credono in un ministro della repubblica immagini lei se credono in una “Unione dei comuni”, cioè tre, quattro comuni che si mettono insieme razionalizzando i costi.. ecc. ecc.

Una favoletta già sentita, tante, troppe volte.

Signor Ministro, venerdì a Praia a mare hanno tutti aperto i loro interventi pensando alla Marlane… a tutti i morti che ancora pesano sulla sentenza del tribunale di Paola. E tutti le hanno ribadito la necessità della bonifica, di un piano che riporti il territorio ad essere ambientalmente perfetto. Ma mi chiedo: se non è stato riconosciuto il “disastro ambientale” come può un governo affrontare una questione che sulla carta non esiste? Un governo che rimane inerte alle sentenze in tema ambientale (e lei sa che non si tratta della sola Marlane), ma che poi offre il proprio intervento per la bonifica dei territorio, a Praia come a Crotone. Mi consenta di essere critico con lei e con quei sindaci che hanno avvallato la sua proposta, che “la bonifica del territorio porterà nuovi posti di lavoro”. Saranno dati ai figli dei deceduti per cancro, questi posti di lavoro, vero? Ai figli o ai congiunti di quelli che sono malati e che aspettano di morire, vero? Uno sfogo, il mio, dettato da tanti anni di inchieste, udienze, manifestazioni, cortei. Io sempre presente: a raccontare lo sfogo e la rabbia di un territorio svuotato da tutto. Anche dalla coscienza umana. Cordialmente, Antonello Troya - 03.01.2015

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