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Belvedere al centro della nostra iniziativa politica e amministrativa PDF Stampa E-mail
Scritto da riccardo ugolino   

Martedi  10 giugno, nel salone parrocchiale della Chiesa Maria SS. Del Rosario, si è tenuta la prima seduta del Consiglio comunale eletto il 25 maggio scorso.

Non era l’occasione adatta né per analizzare il voto amministrativo né per un confronto sulle linee programmatiche; la riunione di insediamento del Consiglio comunale costituisce, infatti, l’occasione per un incontro tra gli elettori  e i propri eletti e per celebrare le istituzioni democratiche. A quest’ultimo proposito, è stata da più parti rilevata l’inopportunità di convocare il Consiglio nel salone parrocchiale, in nome di quella laicità delle istituzioni che costituisce un principio cardine  del nostro ordinamento costituzionale.

Nel mio intervento, dopo aver dichiarato la costituzione del Gruppo consiliare del PD, ho espresso la preoccupazione del Partito e della lista Belvedere Cambiaverso per la situazione sociale ed economica che il Paese attraversa: infatti, accanto ai disoccupati e ai cassintegrati, anche a Belvedere numerose famiglie non riescono a far fronte alle necessità quotidiane; sono famiglie con un solo percettore di reddito, che oggi costituiscono la fascia sociale dei cosiddetti “penultimi”, per le quali la bolletta della luce, del gas, la tassa sulla spazzatura sono diventate un incubo. Ho espresso anche il rammarico per non essere riuscito, il Centrosinistra, ad offrire all’elettorato belvederese, deluso dalle esperienze amministrative del Centrodestra, una valida alternativa.

La riconferma a Sindaco di Enrico Granata non è imputabile agli elettori: nonostante una sua candidata abbia ricevuto 595 voti, peraltro in circostanze straordinarie,  egli ha riportato 2053 consensi a fronte di 6188 voti validi, meno di 1/3 dunque. L’elettorato belvederese ha saputo finanche discernere, all’interno della lista “Impegno e Coerenza”, i candidati incoerenti, coloro, cioè, che,  dopo avere aspramente criticato l’amministrazione uscente,  si sono riproposti nella stessa compagine:  tre di loro sono stati bocciati dagli elettori e gli altri due non hanno  certamente riportato  una affermazione esaltante.

La responsabilità della riconferma del Centrodestra alla guida del paese è imputabile solamente alle divisioni interne alle opposizioni, quasi mai di natura politica, più spesso di natura personale, divisioni che come un filo rosso (?) tengono insieme le vicende amministrative degli ultimi vent’anni. Come spiegare altrimenti la feroce avversione, nel 1995 alla lista “Belvedere Democratica”  con candidato a Sindaco Riccardo Ugolino, nel 1999 alla lista “Il Sole” con candidato a Sindaco Vincenzo Carrozzino,  da parte di gruppi disponibili a sostenere successivamente liste molto più moderate? Come  spiegare altrimenti la conversione dal settarismo degli anni ’90, ammantato di ideologismo, al pragmatismo odierno?

Ho espresso anche l’impegno a svolgere un ruolo propositivo, nel superiore interesse del nostro paese. Certamente né il Gruppo consiliare né il PD tollereranno che siano riproposte le politiche delle precedenti amministrazioni Granata che hanno provocato la crisi che oggi Belvedere attraversa.

In quegli anni il Comune ha abdicato alle sue funzioni di indirizzo, controllo e regolamentazione delle attività economiche private: si pensi agli esercizi commerciali privi delle necessarie aree di parcheggio, all’edilizia abitativa priva di infrastrutture  primarie ( condotte idriche e fognarie) che ha comportato inquinamento e deprezzamento del patrimonio immobiliare e paesaggistico.

In quegli anni il Comune non si è adoperato per politiche di bilancio rigorose ed eque:  potendo  contare sui trasferimenti dello Stato, sugli oneri di urbanizzazione e costi di costruzione, ha rinunciato a perseguire l’obiettivo dell’autonomia finanziaria dell’Ente, tollerando l’evasione, parziale o totale, di tributi, diritti e tasse comunali.

Certamente né il Gruppo consiliare né il PD tollereranno il permissivismo, variante belvederese del neoliberismo, che si traduce nell’occupazione abusiva di beni comuni, spiagge, aree pubbliche, strade, marciapiedi,  nelle affissioni selvagge, nell’edificazione in zone non urbanizzate, nelle “eterne incompiute” quali l’immobile di proprietà della Diocesi in  contrada Trifari, nei servizi pubblici affidati senza gara d’appalto.

L’impegno del Gruppo consiliare del PD e della lista “Belvedere Cambiaverso” si manifesterà in proposte costruttive, alcune delle quali sono di grande impatto sociale e hanno già riscosso ampi consensi, come le borse lavoro per gli “inattivi”, i “buoni-spesa” per gli indigenti, la messa in sicurezza del castello, la valorizzazione delle aree archeologiche.

Animati da spirito costruttivo, orgogliosi di appartenere al primo partito politico di Belvedere, della Calabria e dell’Italia, eredi di una grande tradizione di lotta e di governo, porremo Belvedere al centro della nostra iniziativa politica e  amministrativa. Riccardo Ugolino Gruppo consiliare "Pd" - 23.06.2014

 

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