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la barbarie comincia ad imperare PDF Stampa E-mail
Scritto da salvatore fabiano   

E’ già accaduto in passato e speravo che questa volta non accadesse. Credo che la mia speranza sia stata nella mente di tanti altri cittadini che, dovendo scegliere fra poche settimane il loro Sindaco ed il Consiglio Comunale per i prossimi cinque anni, avrebbero sperato in un dibattito diverso dal recente passato.

Toni, improperi, rivisitazioni di vecchie amicizie, funzioni espletate più o meno bene, antiche alleanze ed altro, stanno prendendo il sopravvento nel dibattito politico paesano …. e l’aggettivo non l’ho usato a caso. Se rivisitiamo la nostra storia amministrativa dal 1990 in poi possiamo solo notare che tutti sono stati con tutti o contro tutti, senza rispetto per la propria collocazione politica e per i propri ideali di riferimento. Perciò nessuno può rimproverare niente a nessuno. Non è pensabile infatti che un sindaco, un assessore o un consigliere siano affidabili quando alleati ed incoerenti quando avversari. Negli anni che ho voluto prendere, con giusto motivo ad esempio, è successo di tutto ed i protagonisti di questo periodo sono stati alleati ed  avversari di tutti.

E’ ovvio che mi riferisco ai protagonisti più in vista, a coloro che hanno gestito la pubblica cosa e non ai nuovi,  giovani e meno giovani, che si affacciano per la prima volta sulla scena politica. Solo per  esemplificare, nel 2009 ho faticato non poco per identificare quale delle tre liste avesse un asse, una risultante più a destra o più a sinistra in base alla collocazione passata di ogni componente. Mi sono perso ed ho messo in dubbio la bontà dei miei studi tecnico-scientifici. Stavolta saranno, a quanto pare, più di tre le compagini in competizione e noi elettori vorremmo essere più edotti sui programmi, sui codici comportamentali che ciascuno adotterà, piuttosto che su pettegolezzi personali. Se è vero, come è vero, che tutti sarebbero stati disposti ad ogni collaborazione pur di costruire una grande forza vincente (e forse lo sono ancora), allora il discrimine non possono essere le proprie passate alleanze, bensì quello che si propone per il futuro. Comprendo che il mio discorso appaia qualunquista, da vogliamoci bene, ma non è così e lo spiego a chi volesse ancora seguirmi nella lettura.

Cinque anni fa fui contattato lungamente dal sindaco uscente D’Aprile, e solo da lui, per una mia candidatura. Declinai l’offerta perché la lista comprendeva elementi provenienti da esperienze diverse dalla mia. Gente perbene, intendiamoci, ma non sarei stato coerente con la mia storia personale, se avessi accettato! Certo contribuì anche il mio distacco dall’impegno che in un passato  remoto avevo profuso…. e molto!. Due mesi fa ho tentato di costituire una lista di sinistra agognata dai compagni della Federazione del PRC. L’indisponibilità di alcuni compagni (PRC, SEL e indipendenti di sinistra) ad impegnarsi, le scelte rispettabili già compiute da altri in  altre liste , ha fatto abbandonare l’idea. Sarebbe stata una voce diversa e chiara fuori dal coro, pur conoscendo i limiti nel registrare suffragi. Sulla mia coerenza perciò non ci piove! Allora chiedo a tutti: vi siete affannati ad esprimere apprezzamento per la lettera dei parroci che riconduceva  il discorso ad altri valori, altre aspettative, dava altri consigli, rispetto al vostro accapigliarsi.

La statura dello scritto dei parroci è elevato rispetto all’attuale dibattito. Non credo che, se i parroci leggono, sono contenti delle polemiche feroci messe in campo da chi li ha apprezzati pubblicamente. Fateci leggere i vostri propositi reali, la vostra disponibilità ad affrontare seriamente le problematiche in essere. I cittadini devono scegliere su questo, ora che le appartenenze ideali sono finite e sopravvivono solo in alcuni idealisti inguaribili come me , portatori del fattore K. Ma anch’io dovrei scegliere, se me lo permetterete, e non vorrei farlo pesando il grado di capacità polemica o dialettica, scritta o orale, mancando i riferimenti “culturali” dell’appartenenza. L’alternativa può essere il disimpegno anche in cabina e non solo per me, statene certi. Non attendo risposte, ma invito solo alla riflessione. La barbarie sconfiggetela prima che vinca! Con affetto per tutti. Salvatore Fabiano - 05.04.2014

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