apprezzo e condivido lo spirito che anima la lettera dell'unità pastorale |
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Scritto da gilberto raffo | |||
Apprezzo e condivido lo spirito che anima la lettera che i Parroci e i Frati dell’Unità pastorale di Belvedere hanno inviato ai candidati alla carica di Sindaco della città.
La missiva offre importanti spunti di riflessione, stimola la dialettica politica in direzione del sano e costruttivo confronto e ci pone interessanti domande programmatiche.
Ora, io e l’intera mia coalizione, siamo chiamati ad una grande sfida densa di significati e di opportunità.
La nostra comunità e il nostro territorio, per troppo tempo sono stati mortificati da scelte politiche che, se si prefiguravano di soddisfare prevalentemente gli interessi di pochi, alla fine non hanno soddisfatto nessuno.
Le scelte, ma direi le “non scelte”, non hanno inoltre, contribuito alla crescita del livello di benessere collettivo e alla salvaguardia del bene comune.
C’è bisogno di una cambio di rotta rispetto al passato e tutto ciò può avvenire solo se il cittadino, recupera sempre più concretamente "la propria identità personale” e impara a considerare la politica come servizio , come “la più alta forma di carità” (Papa Francesco).
La crisi che investe l’economia mondiale sta provocando mutamenti significativi che avvertiamo anche nel nostro Comune. Disoccupazione, precariato, disagio ed esclusione sociale sono sempre più crescenti, le “nuove povertà” rappresentate dagli immigrati, che oramai vivono tra noi, ma che non risparmiano i nostri concittadini sono un “male” da contrastare efficacemente.
L’Ente locale, al di là delle politiche nazionali, compatibilmente con le risorse finanziarie a disposizione, può e deve mettere in campo azioni in grado di interpretare i bisogni e le esigenze dei cittadini tutti, avviando reali politiche di sostegno alle persone e alle loro famiglie e garantendo una rete di protezione sociale che limiti le condizioni di criticità.
In questo ambito diventa indispensabile la politica dell’ascolto e il coinvolgimento delle associazioni di volontariato che operano sul nostro territorio e il cui lavoro, deve essere senz’altro valorizzato.
Oltre al welfare locale, come priorità di intervento, la nostra azione amministrativa perseguirà i valori della legalità, della trasparenza e della moralizzazione della vita pubblica, principi irrinunciabili ed indispensabili per avviare quel processo di cambiamento radicale, raggiungibile solo attraverso un rapporto diretto e costante tra gli amministratori e i cittadini.
Il nostro auspicio è che la lodevole iniziativa della Chiesa, atta a stimolare il confronto e la partecipazione, non rimanga un episodio isolato. Gilberto Raffo - 29.03.2014
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