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8 marzo 2014 una bella giornata PDF Stampa E-mail
Scritto da riccardo ugolino   

Sento il dovere,seppure con un certo ritardo,del quale mi scuso,Di ringraziare le donne che con i loro amici,compagni,mariti hanno  partecipato,sabato 8 marzo, alla Giornata della Donna.

Ringrazio, ovviamente le amiche,Anna Porcaro,Francesca Impieri,Francesca Ugolino,AnnaRosa Gaglianone e tutte le ragazze che con loro hanno collaborato per l’ottima riuscita dell’iniziativa .Le ringrazio tutte ,intanto perche’ a Belvedere non e’ stata quasi mai celebrata questa ricorrenza e,soprattutto,per averne recuperato lo spirito originario,sottraendola alle mode consumistiche.E’noto che,a partire dagli anni ’80,l’8 marzo e’stato trasformato da occasione di riflessione sullacondizione della donna in una festa consumistica,alla streguadi S.Valentino o della Festa del papa’.E’noto altresi’che ilsistema di produzione capitalistico tende a mercificare tutto,anche i simboli della contestazione.E’accaduto con i jeans,le minigonne,i capelli lunghi,i tatuaggi che,originariamente utilizzati come oggetti o forme di contestazione di istituzioni oppressive,di norme e comportamenti imposti,sono stati depotenziati della loro carica rivoluzionaria e sono diventati oggetti e costumi di moda.E’ accaduto anche con l’8 marzo;percio’ va dato merito,alle nostre amiche e a tutte le donnedi avere recuperato il valore originario di questa ricorrenza:l’8 marzo non e’ stata solo una serata di gastronomia e di musica ma anche di riflessioni e proposte politiche.Dal 1910,anno in cui la conferenza internazionale delle donne socialiste istituiva la Giornata della donna,il movimento di emancipazione femminile ha compiuto passi da gigante,sulla strada delle conquiste civili,politiche e sociali,almeno nel mondo occidentale.Un sociologo inglese,Tomas Marshall,ha distinto il vasto campo dei Diritti in DIRITTI CIVILI,DIRITTI POLITICI,DIRITTI SOCIALI In base a un criterio di successione storica.All’affermazione dei DIRITTI CIVILI(diritto alla vita,alla liberta’)e’seguita

L’affermazione dei DIRITTI POLITICI(suffragio universale,prima maschile e poi femminile oggi

Quote rosa nelle liste elettorali).Infine si sono affermati i DIRITTI SOCIALI(il diritto al lavoro,il diritto allo studio,il diritto alla salute e all’assistenza).Nei cosiddetti”trent’anni d’oro”,seguiti alla fine della seconda guerra mondiale,i diritti sociali non erano disgiunti da quelli civili e politici,nel senso che si riconosceva che la liberta’ senza uguaglianza costituiva un valore solo formale.Negli ultimi trent’anni ,i cosiddetti anni ingloriosi,e ancor piu’nel corso della recente crisi economica e finanziaria globale,in concomitanza con il neoliberismo e la idolatria del mercato,i diritti sociali(il diritto al lavoro,allo studio,alla salute ecc..)sono stati declassati.Si e’diffusa l’opinione,cioe’,che i diritti sociali non sono predefinibili:essi dipendono dalle risorse a disposizione.”Quando quest’ultime si riducono inesorabilmente bisogna comprimere anche i diritti sociali effettivamente esigibili.Questi ultimi non sono equiparabili a quelli civili e a quelli politici.Essi sono gerarchicamente inferiori”.Ne consegue che il cammino delle donne verso una completa emancipazione dovra’proseguire insieme(non contro)agli uomini che oggi vedono limitati,al pari delle donne,i DIRITTI sociali,soprattutto il diritto al lavoro:sono 3.200.000 i NEET,cioe’ coloro che non studiano e non lavorano ne’cercano un’occupazione,perche’sfiduciati,e circa il13% sono i disoccupati, percentuale molto piu’alta tra le donne.Consapevoli che il lavoro e,quindi,l’indipendenza economica,costituisce un valore primario e una condizione preliminare all’effettiva emancipazione delle donne,le candidate al Consiglio comunale,nonche’ organizzatrici della manifestazione,hanno assunto l’impegno di investire risorse ed energie in settori ad alta occupabilita’ femminile,quali i servizi alla persona(assistenza ad anziani e diversamente abili,servizi che ora gravano prevalentemente sulle donne),i servizi turistici,il recupero e la valorizzazione dei beni culturali.Una richiesta e’stata avanzata con forza dalle donne che hanno celebrato l’8 marzo:l’istituzione di un Centro Donna,che sostenga iniziative e proposte di imprenditorialita’ femminile,che favorisca l’incontro tra domanda e offerta di lavoro,che svolga funzioni di supporto sociale,psicologico e legale alle donne in difficolta’.L’impegno assunto dalle candidate al Consiglio comunale e’ stato quello di realizzare il Centro in via sperimentale e con risorse del volontariato,gia’ in questo mese di marzo. Riccardo Ugolino - 11.03.2014

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