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Scalea, un tassello importante PDF Stampa E-mail
Scritto da mauro d'aprile   

“Il 2013 sarà ricordato a Scalea come l’”annus mirabilis” in cui si è perso qualcosa che non si riesce a recuperare. Plinius ha sottratto molto in termini di fiducia nelle istituzioni e speranza di investimento in un futuro di sviluppo, dove la nostra cittadina avrebbe dovuto assumere un ruolo di riferimento per il territorio”.

E’ questo forse il passaggio chiave in cui è racchiuso tutto il significato della sollecitazione che, la Dirigente Scolastica dei Licei di Belvedere M.mo Maria Grazia Cianciulli, ha voluto esprimere nella Lettera Aperta del 25 Dicembre, in direzione delle istituzioni, affinché nel nuovo anno, le stesse, mantengano vigile l’attenzione e si adoperino all’insegna della rinascita e dello sviluppo della Città di Scalea.

Avuto riguardo della sensibilità della Preside, il cui magistero oltre che per il magnifico operato Scolastico e di Indirizzo, è caratterizzato anche da un intelligente azione di sollecitazione per possibili iniziative socio-culturali ed amministrative nel contesto della rappresentatività educativa di Area Vasta che Le compete, ritengo che la situazione della Città di Scalea debba necessariamente ritornare nell’alveo naturale, proprio, della Politica.

Già la domanda dei bisogni alla quale la stessa Preside fa riferimento (“Riempie di entusiasmo costatare che nella nostra comunità vive un fiorente associazionismo di altissimo spessore. Tante splendide persone si spendono per il prossimo, per la cultura, per la valorizzazione delle nostre tante risorse. Tante splendide persone che non si sono rassegnate né scoraggiate ma che continuano con forza a costruire occasioni di crescita, sviluppo, solidarietà e promozione”), pone non poche difficoltà di competenze per la soluzione delle relative problematiche, proprio sotto il profilo giuridico/amministrativo. Inoltre, va sottolineato che le ormai acclarate definizioni di nuove competenze gestionali degli Enti Locali, sancite dopo la riforma dell’art.5 della Costituzione e rafforzate, man mano, da specifiche norme governative di finanza locale, pongono il Comune di Scalea quale terminale di iniziative dei Comuni confinali.

Nell’ottica di migliorare i servizi al cittadino, nell’ambito di un omogeneo contesto territoriale a particolare vocazione, alle singole comunità, viene incentivato e per certi aspetti, fatto obbligo, la compartecipazione alle iniziative Comprensoriali, in attuazione del Federalismo Comunale.

Sicché le problematiche relative: alle fonti primarie di approvvigionamento idrico ed irriguo; la valorizzazione del patrimonio, la difesa dell’ambiente in senso lato, e con particolare sottolineatura, quella dello smaltimento dei rifiuti; la localizzazione di funzioni e servizi mandamentali del territorio in gran parte nuovamente restituiti ai Comuni (demanio, demanio marittimo e forestale e relative sorveglianze); la localizzazione di impianti generali dai trasporti ai presidi sanitari, e, non ultimo, la programmazione scolastica che, per l’assottigliarsi della popolazione, negli anni porrà l’esigenza di una razionalizzazione dei plessi, se non degli indirizzi, impongono una necessaria ed obbligata collegialità di intenti da parte di tutti i Comuni interessati.

La collegialità degli intenti e dei programmi fra Comuni contermini, sarà ulteriormente rafforzata dalla riforma in atto delle Provincie.

Questo schema, che sostanzialmente si richiama alla politica di coesione e di sussidiarietà vicinale, voluta a livello Europeo, viene assunto quale punto di merito, e come tale giudicato un  parametro valutativo positivo, da parte della stessa Commissione Europea, per l’attribuzione dei Fondi Strutturali.

Pertanto questo schema, ormai in atto in tutta l’Europa, sconsiglia qualsiasi tentativo campanilistico di isolare gli obiettivi delle proprie singole comunità, se è vero, come è vero, che le “soglie ottimali”, che queste producono in offerta, non risulterebbero bastevoli al raggiungimento di quelle “minimali” , necessarie, per l’accesso ai Fondi, messi a disposizione dalla Comunità. Si pensi al numero degli alberghi, ai ristoranti, al commercio, alle gestioni associative e perfino all’assistenza sociale, alle iniziative di trasformazione dei prodotti, all’imprenditoria in genere ed alle infrastrutture del tempo libero e del turismo balneare.

Scalea nel bene e nel male resta “necessaria” alla causa dello sviluppo dell’Alto Tirreno Cosentino. Da qui la sollecitazione alla Politica di farsi carico di iniziative per ripristinare le regole democratiche della libera partecipazione  di una Cittadinanza, incolpevole, alla cui opinione è affidata la definizione di un nuovo ambito di impegno civile, in grado di riprendere il filone dei nobili trascorsi storici della Città.

Indilazionabile resta la possibile e garantista iniziativa degli Enti, con particolare riferimento a quegli organismi amministrativi entro i quali il Comune di Scalea è inserito. I Sindaci dell’Alto Tirreno si sono associati spontaneamente in un libero Comitato nel quale sono state precisate condivisioni di iniziative Comprensoriali.

Pur nel rispetto assoluto dei tempi tecnici e fisiologici, necessari alla Commissione degli Interni, per svolgere il Controllo a seguito lo scioglimento degli organi di rappresentanza dell’Ente, il Comitato dei Sindaci del Comprensorio, coadiuvato secondo i bisogni dagli Assessori Regionali per specifiche competenze, potrebbe affrancare le attese della Cittadinanza di Scalea e della propria imprenditoria con iniziative informative e formative, capaci anche di rincuorare gli animi sempre più disincantati e delusi.

Un discorso a parte poi, per il raggiungimento del pieno coinvolgimento della Cittadinanza sarebbe quello del ruolo che il Patto Territoriale dell’Alto Tirreno, organismo già costituito in cui ricade Scalea, potrebbe assolvere. La recente Legge Regionale riconosce i Patti Costituiti quali Agenzie di Sviluppo locale e prevede la cooperazione tra i livelli di governo con lo scopo di promuovere le risorse del territorio, contribuendo allo sviluppo economico ed occupazionale. Le principali attività delle agenzie di sviluppo locale riguardano appunto lo stimolo e la creazione di reti d’impresa, il marketing territoriale, il supporto alle imprese e la formazione o qualificazione delle risorse umane impegnate nel territorio.

L’attuazione di questa norma apre scenari completamente nuovi rispetto al precedente trascorso, e forse, le circostanze che vedono la momentanea copresenza di un Commissario di Governo in rappresentanza del Comune di Scalea, potrebbero meglio regolamentare le questioni rimaste in sospeso su importanti iniziative  e lo svolgimento degli stessi lavori all’interno dell’organismo, in un nuovo clima di rinnovamento e responsabilità, per mettere al servizio dell’imprenditoria locale, e di quanti vorranno avviare nuove iniziative, con particolare riferimento ai giovani e alle donne, gli strumenti agevolati previsti dalle norme comunitarie, meridionali e regionali. Una Cabina di Regia che potrebbe servire quale volano per la riconsiderazione di Scalea nel pieno coinvolgimento  in tutte le fasi di concertazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020”.

E’ questo l’augurio, per l’anno appena entrato e per i futuri, che noi tutti cittadini ed amministratori dell’Alto Tirreno Cosentino sentiamo di fare e possiamo liberamente farci, scevri da qualsiasi pregiudizio su persone o cose e con la tranquillità personale di essere nelle condizioni di poter mettere il bagaglio delle nostre chiare e lunghe esperienze al servizio della nostra terra. Mauro D’Aprile Gruppo "L'Orizzonte" - 03.01.2014

 

 

 

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