E' da troppo tempo che nel linguaggio di politici, amministratori, semplici cittadini si ripetono  parole catastrofiche: crisi, baratro, disastro. Ciò vale per l'Italia e per il nostro Paese.

Ma un discorso solo in negativo, centrato esclusivamente su ciò che non va, ciò che non funziona, ciò che preoccupa, senza mai prestare attenzione a ciò che sta in piedi, che dà respiro, che dà speranze, è un discorso autodistruttivo. Quale messaggio trasmettiamo a chi ascolta e, soprattutto, ai più giovani, insistendo sul crollo imminente? Se tutto sta crollando, allora tanto vale essere più pigri, più cinici, più egoisti.

E allora, basta con il pessimismo!

E' venuto il tempo di proporre idee, offrire prospettive, mettere a disposizione risorse intellettuali. Non si tratta di promettere un nuovo "miracolo italiano", sogni di crescita impossibile, ma infondere speranza, coraggio, progetti di lavoro e di vita praticabili.

Dobbiamo evitare che la decadenza di un modello di sviluppo, peraltro sostenuto da consumi a volte superflui e dannosi, si tramuti in decadenza dell'entusiasmo e della passione.

Da oggi mi piacerebbe confrontarmi con gli amici per individuare alcune idee per Belvedere la cui decadenza è sotto gli occhi di tutti ma che possiede risorse umane e materiali in grado di consentire una ripresa economica, sociale e culturale.Riccardo Ugolino consigliere comunale "Insieme" - 11.11.2013