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Scritto da mauro d'aprile   

Le notizie del tempestivo  interessamento della  Soprintendenza ai  Monumenti per un primo intervento di restauro della copertura della Chiesa del S.S. Crocifisso, e quella del restauro del blocco ligneo della Pietà, offerto dalla famiglia (Casella-Orsini), sono per la Città delle buone notizie.

In particolare la seconda, nel riaffermare la squisita sensibilità di partecipare alla tutela del Patrimonio Artistico, riprende una tradizione, da lungo tempo smarrita, che ha contraddistinto i cittadini di Belvedere. Un grande segnale etico-civile ed un buon auspicio per coloro che ancora confidano nel “Grande Risveglio” dell’interesse per l’arte ed il ruolo strategico che per la Città può ancora giocare il Patrimonio Culturale ed Ambientale del Centro Storico.

In questa direzione va un’altra notizia: la pubblicazione sul Sito Comunale dell’Appalto per i Lavori di Ristrutturazione di Palazzo Franco, ideato e fatto progettare dal sottoscritto quale Edificio in cui ospitare il Museo S.Valentino (Museo delle stanze del tempo e dell’amore) all’interno di un Progetto Integrato per la qualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici della Calabria.

Questo progetto, già approvato e finanziato durante il mio mandato, rappresenta un semplice segmento di quello Strategico Generale, predisposto per Belvedere, che è stato e sarà alla base di un Programma Elettorale, abbondantemente illustrato durante le Elezioni del 2009, depositato in Comune e rintracciabile anche su questo Blog (download- Programma Elettorale Lista l’ORIZZONTE- click 253 del 30/07/2009).

Un segmento che insieme alla individuazione di tre aree parcheggio, la riqualificazione dell’Asse Commerciale S.Valentino, il Recupero del Castello con altro edificio e quello degli slarghi più significativi, dovrebbe assicurare al Centro Storico una inversione di tendenza con una dignitosa ripresa, capace di riproporsi quale volano dell’intera economia della Città. Un Progetto complessivo che non prevede finanziamenti diretti da parte del Comune (e per questo Strategico) se non il semplice interessamento Amministrativo. Il progetto e l’appalto del Museo ne è stata la prima dimostrazione.

La necessaria  “complementarietà territoriale” e dei servizi del Progetto Generale prevedeva  una dotazione infrastrutturale dell’intero restante territorio: ampio Parcheggio Pubblico (Pullman) in Località Monti, contenuto nel PRU (altra dimostrazione di non diretta partecipazione di cassa comunale), tre interventi nella Marina: 1) Strada collegamento Porto-Sangineto, 2) Parcheggio Area Gafaro, 3) Acquario Capo Tirone. Inoltre il Progetto è completato dalla individuazione di punti panoramici attrezzati in diverse contrade, la cura del verde urbano, una adeguata illuminazione pubblica (Per gli schemi progettuali di sintesi rimando al Programma Amministrativo di cui sopra, nell’acclusa documentazione fotografica).

Questa Amministrazione, pur avendo avuto assegnato ed avviato a soluzione un semplice compitino, ha registrato i seguenti risultati:

I lavori del Piano di Recupero Urbano dei Monti, dopo aver assicurato la funzionalità all’ennesimo Supermercato (non previsto sul PRU),  lasciano l’Area del Parcheggio Pubblico  in uno stato pietoso, così come le attrezzature sportive (Campetto da Calcio e Piste per Bocce) appena accennate con delimitazione di cordoli. Un Parco a Verde Pubblico assolutamente privo di verde. Il tutto, sebbene, queste opere, avessero rappresentato l’interesse pubblico primario, necessario per l’approvazione dello stesso PRU. Lo stesso dicasi per le Aree Industriali del Vetticello.

La strada di collegamento Porto-Sangineto, da noi progettata ed inizialmente finanziata con proprio mutuo, con a seguito finanziamento Regionale dell’Assessore Incarnato, che allo stato  langue se non addirittura risulta scomparsa.

Il Parcheggio Gafaro, con la sua facilità di esecuzione in prefabbricato (3,50 mt sul pelo fiume), temo non sia stato capito dall’intellighenzia  dei Tecnici, che collaborano con questa Amministrazione, malgrado i disegni, neanche sotto il profilo della funzionalità per il Lungomare ed il suo molteplice utilizzo.

Infine L’Acquario a Capo Tirone, realizzato in legno speciale e cristalli, con dodici vasche incastonate nei piloni attuali, si propone quale intervento meno invasivo che possa essere concepito per quella attuale bruttura paesaggistica, attutendone perfino l’impatto.  E’ anch’esso visibile sugli elaborati del Programma, e sottende al risultato di offrire un diversivo ai visitatori dell’Asse Commerciale dedicato a San Valentino del Centro Storico, con Parcheggio Prossimo (Gafaro) e passeggiata lungo le Vasche dell’Acquario, quali “Luminarie” notturne sul Mare dell’intero promontorio. E’ una struttura da convenzionare con la ricerca didattica dei diversi Istituti Scolastici e potrebbe essere, per il notevole interesse che riveste, una infrastrutturazione Comunale capace di generare un gettito per le casse dello stesso, così come il Parcheggio.

So che questa “Idea” è stata abbondantemente copiata per medesime soluzioni utili per Cetraro e Diamante. Di Cetraro ho notizie della non perseguibilità della proposta per i costi esorbitanti delle  mega strutture ipotizzate. Di Diamante conosco perfettamente la “logica del contrappasso” della proposta accettata, in sede di Protocollo di Intesa su base PILS, di spostare a Diamante il Progetto dell’Acquario, anche se costretti ad una soluzione di Acquario Virtuale. In alternativa, a Belvedere, concepire una struttura in cemento armato di ripresa dell’attuale orditura cementizia di Capo Tirone, per realizzare il “Museo del Mare”. Un ulteriore appesantimento che non credo sarà avallato dalla Soprintendenza ai Monumenti e diversamente dal Ministero.

Di getto mi andrebbe di affermare, che all’interno del Museo del Mare ( per altro “idea originale” dopo i 100 musei del genere esistenti) ci esporremo l’intera Giunta “vestita da pirati” e “la statua di cera del Sindaco, col sigaro, da “Capitano Uncino”. Ma il tempo per ridere è tiranno, perché si è già in prossimità di firmare la convenzione del PISL con la Regione.

Io credo che la faccenda, non fosse altro per il rischio dell’alterazione ulteriore di Capo Tirone, anche quando  un semplice comignolo ha provocato  tanti dissapori, rivesta un’importanza tale da far pensare alla Costituzione di un Comitato di Vigilanza, per evitare l’ennesimo scempio, dei tanti,  ai quali questi Amministratori ci hanno abituato: Marina Due, Fornace, Supermercati, PRU, Aree Industriali, Strade, tutte  opere finanziate ed incompiute, a seguito del continuo aumento, incontrollato, dei costi in variante. Una “Ciurma” incapace perfino di leggere e “copiare bene”. “Liberiamocene”con lo stesso volgare grido, di come si sono presentati: ma Liberiamo seriamente Belvedere. Mauro D’Aprile. Gruppo "L'Orizzonte" - 08.10.2013

 

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