Il Sud ha bisogno di una seria politica economica e di un concreto sviluppo senza scindere da un piano industriale che possa essere da attrazione per investitori italiani e stranieri.

I problemi che attualmente colpiscono il Nostro SUD sono la disoccupazione e l’altra non di meno è la stabilizzazione dei LSU – LPU e degli Ammortizzatori Sociali in deroga. Mi domando ma Scopelliti, presidente della Regione Calabria, che cosa fa? Dorme... e i Calabresi? Dove è l'impegno politico per far fronte a questi problemi della Calabria (uno dei tanti) verso il Governo centrale? A questo proposito vorrei fare alcune considerazioni:

La Politica, oggi, ha determinato confusione e senso di smarrimento per me che, cresciuto con ideali e valori ben delineati,( non dico il mio schieramento politico per essere corretto ). La nuova politica si dovrà inserire in una nuova realtà, l’unica che, possa davvero aprire nuovi orizzonti, improntata sulla difesa e rinascita del territorio,soprattutto quello Meridionale.
Noi Meridionali abbiamo bisogno di alzare la testa e la voce, di scrollarci di dosso i preconcetti e i pregiudizi che il nord ci ha affibbiato. Dobbiamo mettere subito in atto un “ Piano per il Sud” un progetto di alto profilo e di lunga prospettiva, che parta dalla presa d’atto dei reali problemi del Mezzogiorno, ma anche dalla messa in gioco della politica con il risanamento dell’inadeguata classe dirigente mediante una sana responsabilità della classe locale partendo dal basso Regioni, Province e Comuni.  Dobbiamo, quindi, riappropriarci delle nostre tradizioni, del nostro orgoglio di essere meridionali utilizzando progetti e programmi concreti. Creare una squadra politica dirigente capace di saper operare e adoperare metodi consoni ai problemi meridionali, mediante il contatto diretto con i cittadini, il mio motto è stato sempre “con la gente e per la gente”, soprattutto mediante l’ascolto.
Non dimentichiamo cosa ha detto giorni fa il Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, l’Italia parte dal Sud, ed è quindi questo l’impegno di creare sentieri di crescita del Paese mediante la potenzialità dello sviluppo del Mezzogiorno, puntando anche e soprattutto sulla macchina organizzativa degli Enti tramite la riorganizzazione e modernizzazione di alcuni settori, come ad esempio gli Uffici Pubblici, dove si dovrà garantire una responsabilità amministrativa e tecnica, con trasparenza e responsabilità di gestione, e in primordio il rispetto e l’applicazione delle regole (cosa che manca negli Uffici pubblici).
Un cambiamento sullo sviluppo del meridione,come per esempio l’abolizione delle Province (stipendi persi e inoltre in gran parte alcuni servizi sono gestiti direttamente dalle Regioni), il riassetto del sistema sanitario e tanti altri.
Occorre uno svecchiamento della politica, oggi con la grave crisi economica e strutturale che attanaglia il nostro Paese, è indispensabile che personaggi che hanno contribuito al fallimento del nostro Meridione possano oggi riciclarsi (sempre gli stessi), E mi auguro nelle prossime consultazioni elettorali, si possa dare una seria scossa al sistema delle candidature dando la possibilità a molti giovani, incluso le donne, di migliorare sia individualmente e sia per dare al nostro paese nuove speranze,dal futuro sempre più incerto. Bisogna essere orgogliosamente meridionali o “terroni” che siano. Si dovrà, quindi, essere capaci di far capire a chi legge  che solo quando il popolo meridionale si sarà appropriato della propria identità e della propria dignità riuscirà a fare scelte giuste, pertanto prima di tutto si dovrà lavorare alla presa di coscienza della nostra gente per poi creare delle scelte politiche serie, bisogna, quindi, essere predicatori di verità quel!
la verità che, risveglia la nostra gente che dorme da diverso tempo. Ernesto Rinaldi - 23.09.2013