In merito all’attentato compiuto questa mattina di fronte a Palazzo Chigi il Deputato Ernesto Magorno dichiara: “Ho seguito con grande inquietudine e preoccupazione le notizie che giungevano  questa mattina da Roma.

Desidero esprimere la mia vicinanza e la mia solidarietà ai due carabinieri e alla donna che sono rimasti feriti dall’uomo di origine calabrese che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe compiuto un gesto disperato ed isolato. La notizia giunta ieri da Maddaloni di un militare dell'Arma ucciso nel corso di una rapina e quella dei due  feriti oggi ci deve fare riflettere  sul difficile  lavoro che  quotidianamente  i Carabinieri  svolgono  per tutelare la nostra sicurezza. A loro, così come a tutte le Forze dell’Ordine, deve andare sempre la gratitudine di tutti gli italiani. E’ innegabile che il paese vive un momento di grave crisi che è foriera di situazioni di disperazione e di disagio sociale, che sono probabilmente alla base dell’atto compiuto oggi, ma questo non giustifica e non rende ammissibile nessun ricorso alla violenza,  che deve essere  condannato e fermamente stigmatizzato. Quanto accaduto oggi invita tutti, come ho più volte ripetuto nei giorni scorsi ad abbassare i toni del confronto politico  e  a moderare il dibattito per non acuire quelle tensioni   che sono latenti in una situazione sociale già così difficile e ricca di inquietudini. In questo senso ritengo che così come si deve condannare con decisione ogni gesto violento allo stesso modo deve essere disapprovato ogni giustificazione ed ogni tentativo di incitamento alla violenza. In questo una maggiore cautela deve essere adottata nell’uso della rete internet, per la sua capacità di amplificare velocemente ed esasperare i messaggi che lancia. Il drammatico  atto di oggi, pur essendo isolato,  richiama ancora di più la politica a rispondere, in fretta e  con fatti concreti,  alle domnde  sui gravi problemi che vivono i cittadini e le famiglie rasserenando in tal modo il clima sociale del Paese. Ernesto Magorno deputato del Partito Democratico - 28.04.2013