All’indomani dell’ordinanza resa dal Tar del Lazio si ritenne inopportuno intervenire nel dibattito per la semplice considerazione che avremmo dovuto evidenziare che quel provvedimento non sarebbe stato risolutivo del problema.

Non volevamo essere profeti di sventura e contemporaneamente ci auguravamo che le ragioni della politica e il buon senso avrebbe aiutato a risolvere il problema.

Purtroppo non è andata così. Il rammarico è grande perché si è consapevoli che in una situazione di precarietà economica, le somme vantate dalle varie imprese sarebbero state una boccata di ossigeno per l’economia dell’intera cittadinanza.

Alla luce di quanto deciso dalla Regione Calabria con l’ordinanza n.20/3741, va comunque evidenziato l’assoluta mancanza di autorevolezza del Sindaco di Belvedere Marittimo e della Giunta Municipale.

Anche se le procedure della somma urgenza sono state colpevolmente sbagliate si sperava che il Sindaco avrebbe comunque trovato buone orecchie e disponibilità. Si sperava in un gesto di comprensione aiutato dal numero considerevole di voti che Belvedere M.mo a ogni tornata elettorale versa al centrodestra.

Anche questa speranza è risultata vana. In questa vicenda si è avuta la certificazione che gli amministratori comunali di Belvedere in sede regionale non hanno ascoltatori attenti e disponibili. Rimane il problema che va risolto. Il Sindaco ha il dovere di fare una proposta, di aprire un dibattito tra le forze politiche e la cittadinanza. Aspettiamo che lo faccia. Franco Perre segretario Circolo Partito Democratico Belvedere M.mo - 08.03.2013