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frane 2009, oltre il danno la beffa PDF Stampa E-mail
Scritto da giuseppe mistorni   

Avere appreso che la Regione Calabria non ha accolto l’istanza presentata dal Comune di Belvedere per essere riammessi ai finanziamenti relativi agli interventi di somma urgenza per frane e smottamenti vari,verificatesi nel febbraio 2009,lascia sgomenti e fortemente preoccupata la popolazione.

 

Ci si domanda quali effetti ha sortito il pronunciamento, tanto esaltato, del Tar Lazio ? Oltre al danno la beffa. Non solo non sono state riconosciute alcune opere strutturali  resesi necessarie , tempestivamente realizzate e preventivamente accertate ,per alcune dagli Uffici competenti, il Comune si è dovuto o si dovrà assumere l’onere delle ingenti spese legali e quant’altro corrisposto ad alcuni tecnici.  Non è il caso di disquisire sulla regolarità o meno degli atti a suo tempo predisposti per accedere ai fondi della Protezione civile , ma il dato che ci preoccupa è che le frane e dissesti idrogeologici  presenti a macchia d’olio nel vasto territorio collinare del Comune ci sono state, esistono e sempre di più creeranno disservizi e comprometteranno la stabilità dei terreni  e dell’abitato urbano.

Forse da parte del Comune ci sarebbe dovuto essere un maggior raccordo con le Istituzioni locali: Regione – Provincia per cercare un punto di convergenza per i casi più urgenti e accertati.

Belvedere, pare sia uno dei pochi Comuni che non ha beneficiato dei fondi delle Ordinanze ministeriali pur presentando un territorio vasto , acclive,  collinare , con il 60% della popolazione che vive nelle varie contrade distanti dal centro storico o abitato vari chilometri,  con strade di collegamento anni ’70, senza servizi primari: (fognature, illuminazione pubblica e strutture socializzanti) .

E’ da rilevare che alcuni lavori di “pronto intervento” sono stati già eseguiti e a tutt’oggi pare non siano stati remunerati.

Ci si domanda chi farà fronte a queste legittime richieste ? Se le Istituzioni regionali e nazionali non hanno ritenuto di inserire il Comune di Belvedere fra i beneficiari dei contributi previsti per interventi di somma urgenza sul territorio danneggiato, dovrà essere lo stesso Comune a farvi fronte con fondi del proprio Bilancio. Non credo che si possa continuare con ulteriori azioni giudiziari che comporterebbero altre ingiustificate spese legali.

Da non sottovalutare che la situazione economica-occupazionale dei nostri concittadini è al limite della sopravvivenza , anche a causa della eccessiva, a volte ,poco oculata, pressione fiscale : Imu al massimo, tassa sullo smaltimento dei rifiuti , servizio idrico integrato (gestito in maniera frettolosa). Non credo , stando così le cose , che si possano ipotizzare soluzioni che penalizzino ancor di più i soliti contribuenti per assolvere agli impegni assunti  con le ditte esecutrici dei lavori, con eventuale tassa di scopo o ulteriore inasprimento fiscale. La Regione non può non tener conto che i danni si sono realmente verificati e che non può essere sacrificata una comunità intera per eventuali superficialità commesse nell’espletamento delle pratiche di cui si tratta. La politica, gli uomini che la rappresentano a livello regionale dovranno , con spirito di solidarietà e attenzione verso questo Ente, trovare nelle pieghe del proprio Bilancio finanziamenti finalizzati a remunerare quanto dovuto alle imprese che hanno concretamente realizzato le opere. “Quando si vuole si può”. Giuseppe Mistorni - 08.03.2013


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