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rifiuti solidi urbani, la misura è colma PDF Stampa E-mail
Scritto da partito democratico circolo di belvedere m.mo   

Il circolo PD di Belvedere M.mo denuncia quanto segue: dal 15 giugno al 15 settembre i cassonetti dei rifiuti solidi urbani e della raccolta differenziata devono essere lavati e disinfettati almeno una volta alla settimana, con attrezzature e in locali idonei per prevenire ogni forma di inquinamento delle acque di scarico.

La Geoambiente non ha ottemperato a tale obbligo contrattuale e le rare volte in cui , durante l’anno, ha provveduto al lavaggio, le acque reflue sono state riversate nei pressi dei cassonetti e quindi, sulle strade pubbliche, come si evince dal fetore che emanano e dalle macchie indelebili di sporco visibili sulla carreggiata

  • La raccolta differenziata dei rifiuti non viene effettuata se non per quantità irrisorie, non perché i cittadini siano insensibili alla tutela ambientale, ma perché sembra che gli operatori raccolgono insieme al rifiuto “tal quale” il vetro,la plastica, la carta, che i cittadini volenterosi, nonostante non siano stati muniti di sacchetti monouso né di bidoncini per la raccolta dell’”umido”, depositano negli appositi contenitori: ciò che i cittadini separano Geoambiente riunisce!!

Di quanto dichiarato precedentemente possono essere chiamati a testimoniare i lavoratori dipendenti e tanti cittadini residenti; peraltro la Polizia municipale, l’Ufficio Tecnico comunale e coloro ai quali compete prevenire o reprimere reati di inquinamento ambientale, possono chiedere riscontri oggettivi(bolle di accompagnamento, fatture) sui servizi effettuati dalla ditta appaltatrice.

Inoltre il circolo PD di Belvedere M.mo segnala quanto segue:

  • Alcune località del territorio comunale(Laise, S. Antonio Abate, Castromurro, S. Litterata….)non hanno mai visto operatori ecologici spazzare, neppure manualmente, nonostante sia previsto questo servizio;
  • Non è stato mai effettuato lo spazzamento e il lavaggio meccanizzato delle strade pubbliche;
  • Il capitolato speciale d’appalto prevede l’immediata sostituzione dei cassonetti malfunzionanti; ciò nonostante molti non hanno più il coperchio o la pedaliera e da essi fuoriescono liquami come, d’altra parte, dagli automezzi che lasciano sulla strada una scia maleodorante che neppure le pioggie riescono a cancellare;
  • La raccolta non viene effettuata quotidianamente, come dimostrano i cumuli di rifiuti depositati presso i cassonetti, soprattutto nelle aree rurali;
  • La Geoambiente non si è ancora dotata di un’area attrezzata per il ricovero degli automezzi adibiti alla raccolta e al trasporto, i quali vengono parcheggiati nel piazzale antistante il Cimitero e ne pressi della statua della Madonna di Lourdes, all’ingresso del paese.

Chi volesse cogliere la diversità sostanziale tra l’Amministrazione di Centrosinistra  e quella in carica, potrebbe riflettere su questa circostanza: mentre Salvatore Perrone, già assessore all’ambiente, attrezzava a verde un’area da consacrare alla Madre di Dio, gli attuali amministratori permettono che sia utilizzata per lavare gli automezzi e che vi siano depositati non fiori ma rifiuti.

In merito a quanto sopra dichiarato, pare che il 7 settembre m.s. la Polizia municipale abbia verbalizzato l’illegittimo travaso di rifiuti nei containers parcheggiati nell’area cimiteriale; a tale proposito chiediamo di conoscere i conseguenti provvedimenti assunti dalle autorità in indirizzo.

Quali e quante inadempienze dovranno essere ancora commesse perché si proceda alla risoluzione del contratto con la Geoambiente?

L’Ufficio tecnico comunale quante sanzioni dovrà comminare ancora alla ditta per le inadempienza verbalizzate dalla Polizia municipale?

Quali motivi di superiore interesse pubblico consigliano la Polizia municipale, l’Ufficio Tecnico comunale, l’Ufficio ragioneria, la Giunta, il Presidente del Consiglio, il Sindaco di esimersi dal proporre oppure adottare ciascuno per la propria competenza, un provvedimento di revoca dell’appalto?

Eppure la ditta non solo non adempie a molti degli obblighi contrattuali, ma è anche debitrice nei confronti dell’INPS, tant’è che l’Istituto previdenziale non rilascia l’attestato di regolare versamento dei contributi (DURC).

La ditta è debitrice nei confronti dei lavoratori dipendenti i quali, pur essendo oramai trascorso il mese di settembre, non hanno ancora percepito il salario di giugno, luglio, agosto.

La ditta è debitrice nei confronti della Regione Calabria per la tassa di smaltimento in discarica dei rifiuti.

A quest’ultimo proposito chiediamo agli organi in indirizzo se pare loro opportuno che l’Amministrazione comunale, la quale non riesce a corrispondere con puntualità gli stipendi ai propri dipendenti, versi alla Regione Calabria centinaia di milioni di euro per conto della Geoambiente.

Di una ditta, cioè, che effettua il servizio solo parzialmente, non versa i contributi previdenziali, non paga i dipendenti, non paga la discarica, non risponde alle domande: come mai si sarebbe ridotta della metà la produzione totale di rifiuti? Per caso non giungono a destinazione, cioè in discarica?

E’ necessario ricorrere alla disobbedienza civile perché ai cittadini sia garantito il diritto a fruire di tutti i servizi per i quali corrispondono la tassa sui rifiuti (TARSU)?

Il circolo PD di Belvedere M.mo non esclude di ricorrere all’art 19 del Regolamento comunale per l’applicazione della TARSU: ”Qualora si verifichi che il servizio sia svolto in permanente violazione di norme contrattuali, gli utenti hanno diritto ad una decurtazione della tassa dovuta”.Partito Democratico circolo di Belvedere M.mo - 28.09.2012                                                            

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