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giornata della memoria, medaglia d'onore del Presidente della Repubblica per Pietro Paolo Perrone PDF Stampa E-mail
Scritto da comunicato stampa comune di diamante   

Il 27 gennaio  “ Giornata della Memoria”, la ricorrenza che  ricorda la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei e  di tutti gli italiani che hanno subito la deportazione  nei campi nazisti, sarà una data speciale per Pietro Paolo Perrone che  riceverà  al Quirinale la Medaglia d’Onore del Presidente della Repubblica.

Così come sarà una data da ricordare per i familiari di Mario Cirone e Vincenzo Maiolino, due cittadini di Diamantedeceduti, che riceveranno presso l’ex campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia  la Medaglia D’Onore alla memoria dei loro cari. Pietro Paolo Perrone, da tutti conosciuto come “Paoluccio” è nato a Diamante il 1922 ed è l’unico sopravvissuto calabrese, ancora in vita, ai campi di concentramento nazisti. Perrone partì da Diamante nel 1940, arruolato nell’esercito come radiotelegrafista.

Con la disfatta dell’esercito italiano a seguito dell’armistizio venne catturato dai tedeschi.   Fu prigioniero nel campo di concentramento di Essen dove visse tutti gli orrori dei   lager  e  fu costretto al  lavoro forzato nelle miniere di carbone con  turni di lavoro inumani a 1850 metri di profondità. Perrone fu poi mandato in Olanda dove per cercare di fermare gli sbarchi americani  i tedeschi lo  misero, insieme agli altri prigionieri,  a scavare buche anticarro.  Con l’arrivo degli americani vittoriosi  Perrone rimase  18 mesi  con loro giungendo con loro a Innsbruck. Da qui con il treno raggiunse Bolzano e finalmente da Bolzano prese un treno per Cirella.  Alla stazione, poiché si era sparsa la voce del suo ritorno,   Perrone trovò ad attenderlo l’intero paese. A  “Paoluccio” sarà consegnata, dal Presidente della Repubblica, la medaglia d’Onore. Saranno con lui al Qurinale il Sindaco di Diamante, l’Avv. Ernesto Magorno e l’Assessore alla Cultura Battista Maulicino.   Il 27 gennaio nel corso di una cerimonia che si svolgerà a Ferramonti di Tarsia, S.E. il Prefetto di Cosenza  consegnerà   ai familiari  la Medaglia d’Onore alla memoria  a due cittadini di Diamante; Mario Cirone e Vincenzo Maiolino. Per l’Amministrazione Comunale di Diamante sarà presente l’Assessore Pierluigi Benvenuto. Vincenzo Maiolino, nato nel 1921,  fu  assegnato  al 39° reggimento Fanteria della Divisione Bologna e Trasferito via mare nell’aprile 42 ad Iraklon nell’Isola di Creta Sbandatosi in seguito agli eventi bellici sopraggiunti dopo l’armistizio dell’8 settembre  venne catturato   dai tedeschi e tradotto in Germania dove giungeva nel novembre del 43 dopo 90 giorni di viaggio in un carro merci attraverso la Grecia, la Jugoslavia e l’Austria.  Giunto a Wuppertal  venne smistato allo Stamlager  VI G di Bonn a Rehin e successivamente in un campo di lavoro di Hagen dove si producevano pneumatici.

Liberato dagli americani attraversò il Brennero  e giunse  dopo un mese a Papasidero, suo paese di origine. Considerato prigioniero di Guerra veniva insignito quale ex internato di due croci al merito di guerra nel 1967. E’ deceduto a Diamante  il 30.11.2011. Mario Cirone, nato nel 23,  fu chiamato alle armi giovanissimo per un disguido burocratico. Essendo, infatti impiegato di ruolo delle Ferrovie dello Stato avrebbe avuto diritti all’esonero. Da militare al confine italo –tedesco  Bolzano  si trovò, anch’egli coinvolto nello  sbandamento seguente l’armistizio dell’8 settembre  e fu fatto prigioniero per poi essere internato in Germania su una tradotta ferroviaria di carri bestiame. Per quasi due anni, fino alla primavera del 1945 fu rinchiuso nel terribile campo di concentramento di Hildesheim dove subì tutta la durezza della vita dei lager e dove visse diversi toccanti episodi legati a quell’inumana prigionia.

Mario Cirone  fu costretto  per giornate intere a spalare neve sui binari e carbone sui treni. Essendo un geniere telegrafista una volta fu costretto a salire su di un palo del telegrafo per riparare i fili pur essendoci un bombardamento in corso. Dopo la terribile esperienza dei lager Cirone tornò a Diamante dove riprese il suo lavoro nelle Ferrovie dello Stato. E’ deceduto a Diamante il  17.03.2008.  A Ferramonti sarà  il nipote, che porta il suo stesso nome, a ricevere l’onorificenza. comunicato stampa comune di Diamante - 25.01.2012

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