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esclusivo.Testo integrale del documento a firma del responsabile dell'ufficio di ragioneria del comune di Belvedere m.mo sulla situazione finanziaria dell'ente PDF Stampa E-mail
Scritto da redazione   

Parere richiesto dai Rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali sull’analisi delle motivazioni che hanno causato l’attuale assenza di cassa.

Analizzerò gli eventi con una cronistoria partendo dal 2000, per non far torto alle  amministrazioni che si sono succedute negli anni ma soprattutto perché non è corretto da parte di chiunque ,fare delle distinzioni tra amministrazioni , tra virgolette , buone e cattive…

Faccio ancora una premessa per dire che le scelte politiche, contenute nei programmi di mandato , delle Amministrazioni sono libere ed autonome e pertanto non possono  essere in nessun modo dissuase ne dal direttore Generale né dai dirigenti.

Il Bilancio preventivo è formato da entrate in ugual misura alle spese, nel corso dell’anno mentre le spese, in quanto essenziali, come nel nostro caso, esempio gli emolumenti al personale, gli oneri degli interessi passivi  e capitale dei mutui in corso, gli oneri per fitti passivi, gli oneri per gli acquisti, gli oneri per contratti di fornitura, di manutenzione ecc, vengono regolarmente pagati nell’anno,  le entrate non vengono interamente riscosse, esempio delle più rilevanti quali l’acquedotto, il depuratore, la fognatura, la nettezza urbana, l’Ici, di queste circa il 35% degli iscritti a ruolo non paga, così l’ente forma ruoli coattivi e li trasmette al Concessionario della riscossione, risultato negli anni non abbiamo riscosso circa tre milioni di euro.

Il nostro fondo di cassa sarebbe dovuto essere di circa € 2.000.000,00, uso il condizionale non a caso ma per sottolineare che ad oggi lo abbiamo interamente utilizzato e abbiamo attinto anche alla anticipazioni di tesoreria, se come anzi detto le entrate non si riscuotono interamente ma le spese si sostengono interamente Voi mi direte come è possibile  che dovrebbe esserci un fondo di cassa , la motivazione è semplice , questa somma è interamente formata da fondi che sono entrati dalla Regione Calabria per finanziare opere pubbliche che per ragioni amministrative non si sono poi realizzate.

Il continuo attingere alla cassa, formata da fondi per opere pubbliche, a mio avviso, è stato principalmente determinato, dal 2000 ad oggi da:

  1. mancata e/o lenta e ritardata riscossione di circa € 3.000.000,00 da parte del Concessionario; scaturenti da ruoli coattivi, trasmessi sempre nei termini di legge ,il dato è rilevante ai fini della cassa perché trattasi di somme che non sono uscite , ma peggio non sono entrate
  2. Utilizzo di avanzi di amministrazione, anche se non in misura elevata ma comunque in misura ricorrente dal 2000 al 2009.
  3. Seppure indiscutibilmente generate per un giusto fine pubblico , per alcune scelte politiche si sono sottovalutati gli effetti, ai fini della cassa, che avrebbero prodotto nel tempo, sintetizzando per macro eventi:

  • Anno 2000, la gestione del depuratore era affidata a ditta di Belvedere e produceva un costo di circa £ 90.000.000, all’epoca molti Sindaci del tirreno hanno aderito alla gestione Ato  con un costo annuo di circa £ 300.000.000, dunque da allora abbiamo pagato in più rispetto al 1999 circa £ 200.000.000, oggi in € 100.000,00. E’ obbligo sottolineare che le entrate del depuratore , non potendole modificare, per legge, sono state sempre uguali da oltre un ventennio, mentre la spesa di fatto è aumentata di € 100.000,00
  • Anno 2000 la gestione della nettezza urbana era affidata alla ditta Pacc, e produceva un costo di circa £ 600.000.000, nell’anno l’Ente ha aderito alla società partecipata Appennino Paolano con un costo annuo di circa £ 1.200.000.000, dunque da allora abbiamo pagato in più rispetto al 1999 circa £ 600.000.000, oggi   € 300.000,00 . E’ obbligo fare una precisazione le entrate di nettezza urbana all’epoca sono state aumentate rispetto ai nuovi costi ma di quelle entrate iscritte nel bilancio di fatto l’Ente ha riscosso solo il 60% il rimanente 40% ha formato i famosi ruoli coattivi ancora oggi non interamente riscossi.
  • Anno 2000, è stata approvata una Transazione con la Regione Calabria per diminuire un debito altissimo di fornitura di acqua potabile risalente al 1981, dunque con un giusto fine  pubblico, ma questa operazione ha determinato dal 2000 al 2002, un prelievo di cassa di £ 500.000.000 per spese legali e di £ 1.600.000.000 pagati alla Regione Calabria in due trance , perciò abbiamo attinto alla cassa riducendola di £ 2.100.000.000, oggi pari ad € 1.084.559,00.
  • Anno 2004 non per scelta politica ma per imposizione regionale la gestione dell’acquedotto è passata dalla regione Calabria alla Sorecal , con un costo annuo pagato alla Sorecal di € 400.000,00, non che alla Regione non si dovessero gli stessi importi ma in realtà gli enti non pagavano mai il dovuto annualmente ma bensì erogavano un contentino ogni anno di circa € 100.000,00, di fatto per questa nuova gestione , si è attinto alla cassa per circa € 300.000,00 e attenzione in questo caso trattandosi di acquedotto così come anzidetto per il depuratore le tariffe dell’acquedotto sono state sempre uguali per oltre un ventennio, mentre per la spesa, di fatto, abbiamo attinto alla cassa per circa € 300.000,00.
  • Anno 2006 è stata approvata l’estinzione anticipata dei mutui ante 1999 e contestualmente è stata approvata l’assunzione di un nuovo mutuo di € 2.060.000,00 . Questa operazione per i primi quattro anni ha prodotto minori somme di interessi passivi di mutui di circa € 40.000,00 annui che però hanno determinato altrettanti costi di spese dipendenti da programmi amministrativi, dunque fin qui nessun danno. Dal 5^ anno in poi, a mio avviso l’operazione ha determinato maggiori esborsi di cassa , ovvero se non avessimo estinto quei mutui in anticipo , oggi quasi tutti avrebbero terminato il loro ammortamento, dunque non ne sosterremo più  gli interessi passivi ma soprattutto non sosterremmo gli oneri di capitale ed interessi passivi del nuovo mutuo che ammonta a circa € 140.000,00annui.
  • Anno 2008 la gestione della nettezza urbana era affidata alla ditta Appennino Paolano società posta in liquidazione dal maggio 2008, che produceva un costo annuo di circa € 600.000,00, da giugno del 2008 è passato a due nuove ditte , con un costo annuo di circa € 922.200,00, pertanto abbiamo attinto alla cassa per circa €  322.000,00. E’ obbligo anche in questo caso fare una precisazione le entrate da nettezza urbana dal 2009 sono state aumentate rispetto ai nuovi costi ma sfortunatamente le entrate di quelle entrate iscritte nel bilancio di fatto l’Ente ha riscosso meno del 60% il rimanente 40% circa ha formato il ruolo coattivo ancora oggi non riscosso.
  • Debiti fuori bilancio pagati negli anni  2009 e 2010 che hanno prodotto un prelievo dalla cassa di € 291.371,39.

*lettera prot. 20528 del 17.11.2011 indirizzata ai dipendenti comunali, ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, al Sindaco, al Direttore Generale

 

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